Mandello: alle Paralimpiadi anche Triboli, tecnico dei ciclisti con Zanardi nel cuore

Fabio Triboli in un frame di un video di Ability Channel (Youtube)
Non solo Lorena Fuina. Il territorio mandellese avrà un secondo rappresentante alle Paralimpiadi di Tokyo, in calendario dal 24 agosto al 5 settembre: stiamo parlando di Fabio Triboli, ex paraciclista classe 1966 che dal 2012, dopo essersi ritirato dall'attività agonistica, fa parte come tecnico dello staff della FCI, con cui ha già partecipato ai Giochi a cinque cerchi per due volte, dopo le altrettante apparizioni in qualità di atleta nelle edizioni di Atene 2004, dove ha vinto un argento e un bronzo, e di Pechino 2008, dove si è laureato campione nella gara in linea su strada per poi posizionarsi al terzo posto in altre due prove.
Una squadra forte e promettente, quella che assiste ormai da tempo al fianco del CT Mario Valentini e di altri collaboratori, in cui avrebbe sicuramente trovato spazio anche Alex Zanardi, purtroppo alle prese con un lungo percorso di riabilitazione dopo il grave incidente patito nel giugno 2020 in sella alla sua handbike.
"Sentiremo certamente la sua mancanza ma sarà comunque con noi, come lo è stato nella staffetta di Obiettivo Tricolore che ha preso il via da Lecco il 5 luglio scorso" ha commentato Fabio Triboli, attualmente in Abruzzo per l'ultimo ritiro prima della partenza per il Giappone, che prevede anche allenamenti a 1.500 metri di quota. A differenza della compaesana Lorena Fuina, già in volo, l'ex paraciclista e la sua squadra raggiungeranno infatti la sede dei Giochi - e in particolare il circuito del Fuji - soltanto il prossimo 24 agosto, essendo le competizioni in calendario da martedì 31: tutti gli undici componenti del gruppo su due ruote, otto uomini e tre donne, si cimenteranno in una cronometro e in una gara in linea, per poi affrontare la staffetta e concludere così un "giro" di prove che al team azzurro - campione in carica - potrebbe regalare importanti soddisfazioni.
"Ci presentiamo a questo appuntamento sapendo di essere tra i più forti al mondo, e dunque di poterci confermare su alti livelli anche senza il nostro atleta di vertice" ci ha detto il mandellese, dipendente della Carcano Spa. "Faccio parte dello staff dal 2012, e ormai la linea di lavoro è ben collaudata: noi tecnici stiamo con gli agonisti dai 70 ai 90 giorni all'anno, seguendo un percorso ben preciso che ha dimostrato di dare i suoi frutti. È impegnativo ma anche molto gratificante, forse ancora di più - per quanto mi riguarda - della carriera di atleta. Seguire i "ragazzi" in prima persona è qualcosa di speciale, che lascia tantissimo. Anche questa volta, tutti insieme, daremo il massimo per ottenere grandi risultati".
Per onor di cronaca, ricordiamo che alle Paralimpiadi sarà presente una terza "portacolori" del mondo dello sport lecchese, ovvero la 21enne Sofia Brunati del Circolo della Scherma: pur non scendendo in pedana tra gli agonisti, la giovanissima avrà un ruolo determinante per il buon esito della trasferta azzurra, essendo stata scelta - prima donna in assoluto - come sparring ("compagna di allenamento") per i tiratori in gara.
B.P.
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