All'Alpe Ortighera si tagliano le prime forme di formaggio (mentre i cinghiali fanno danni)

Le prime forme di formaggio della stagione sono già state tagliate: è tempo ormai di assaggi all'Alpe Ortighera, piccolo “borgo” in quota, nel territorio comunale di Crandola Valsassina, raggiungibile a piedi dal Pian delle Betulle.

Veduta sull'Alpe Ortighera e le mucche in alpeggio

Una quindicina le baite presenti con alcune stalle, utilizzate durante l'estate quale riparo per il bestiame portato in alpeggio. 29 al momento i bovini “padroni” dell'area, con mucche in lattazione per la produzione di formaggio magro, ricotta, caprino e burro. Appartengono a due aziende agricole, entrambe di Crandola: quella di Daniela Galluzzi quella di Roberto Conti, che si alternano nell’accudire il bestiame.

Paolo Cresseri e Daniela Galluzzi

La prima è sposata da 28 anni con Paolo Cresseri. Nelle rispettive famiglie di origine ci sono sempre stati animali e loro, dopo il matrimonio hanno deciso di avere una propria azienda agricola e continuare la tradizione. “Fin da piccola ho visto i miei genitori allevare le mucche e fare il formaggio - racconta Daniela – Quando mi sono sposata, con mio marito abbiamo deciso di avere la nostra azienda agricola. Siamo stati visti come dei “folli” perché nessuno credeva che potessimo vivere con gli animali quale unica fonte di reddito. Logicamente il guadagno è poco e non paragonabile alle aziende agricole della pianura, dove gli animali  allevati sono di più ma ce la siamo sempre cavata”.

Avete due figli, vi aiutano nella vostra attività?
“I miei figli Giulio e Mauro hanno 25 e 27 anni, sono laureati in ingegneria e lavorano a Milano e in Svizzera. Fino a prima della laurea ci davano una mano, sanno fare tutto, da mungere a fare il formaggio: adesso hanno un lavoro lontano e non riescono più a collaborare con noi”.  

Quanto latte mungete in un giorno?

“Le mucche sono tutte gravide e hanno il termine per il parto vicino, quindi il latte inizia a calare: attualmente mungiamo circa 60 litri”.

Le prime forme di formaggio sono pronte per essere mangiate.
“Si il formaggio ha raggiunto i due mesi di stagionatura ed è pronto, abbiamo tagliato le prime forme nei giorni scorsi”.

I danni causati ai pascoli dai cinghiali

I cinghiali hanno fatto visita i vostri pascoli?
“Si, purtroppo i cinghiali hanno rovinato i pascoli migliori e hanno danneggiato la “cotica” del terreno per cercare il cibo. Abbiamo fatto la domanda di indennizzo a Regione Lombardia che ha già fatto il sopralluogo, vedremo se sarà accettata. Per fortuna a Vegno, dove abitiamo e abbiamo i pascoli da cui ricaviamo il fieno per l’inverno, non ci sono state le scorribande dei cinghiali, altrimenti sarebbe stato un disastro”.

Vera resilienza ma anche resistenza.
M.A.
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