Calolzio: da settembre gli alunni 'sfollati' dal Rota faranno lezione anche al Monastero

Il Monastero del Lavello
Quattro classi dell'Istituto superiore Lorenzo Rota di Calolzio inizieranno il prossimo anno scolastico facendo lezione in una cornice indubbiamente suggestiva: nell'impossibilità di utilizzare la sede di via Lavello, interessata, come noto da un generale intervento di miglioramento sismico, già in corso dal giugno scorso, tale da rendere opportuno il trasferimento di parte delle aule in uno stabile diverso per non pregiudicare il regolare svolgimento delle lezioni, la Provincia, d'intesa con la Dirigenza scolastica, ha optato per prendere in "affitto" alcuni locali del vicino... Monastero. Ebbene sì, sarà il complesso di via Padri Serviti, già convento dei Servi di Maria, a ospitare - giusto per qualche mese - l'attività didattica di parte delle classi "sfollate" dal Rota. Una soluzione, questa, in aggiunta a quella già prevista e dunque l'utilizzo, quale plesso scolastico provvisorio, di parte dell'oratorio del centro, con contratto già stipulato dunque con la Parrocchia.
"Questi spazi in più al Monastero del Lavello consentiranno un inizio di anno scolastico in sicurezza, anche per quanto riguarda le prescrizioni in tema covid" spiega il consigliere provinciale delegato all'Istruzione Felice Rocca, assicurando come i lavori presso la sede del Rota stiano, ad oggi, procedendo di buon ritmo, ipotizzando - salvo sorprese - la chiusura del cantiere entro il 31.12, a tre mesi dunque dal ritorno sui banchi degli alunni. In ogni caso, stando larghi quanto a tempistiche, il contratto di locazione in fase di sottoscrizione tra Villa Locatelli e la Fondazione Monastero di Santa Maria del Lavello è già stato immaginato su sei mesi, eventualmente ulteriormente prorogabili, a far data dall'1.09. Riguarda, nel dettaglio, l'utilizzo di quattro locali, con servizi igienici e corridoi, posti al primo piano della struttura, con accesso da scala esterna, lato giardino. Spetterà all'Istituto scolastico provvedere alla pulizia ed a presidiare gli spazi, durante l'orario d'attività, con proprio personale. 9.461 euro il canone previsto, da pagare, da parte della Provincia, in una sola rata entro il 15.09. Da aggiungersi poi, sempre in capo all'ente sovracomunale, le "bollette" con un importo complessivo per le utenze quantificato in 8.000 euro. La Fondazione, incamererà così, oltre 17.000 euro, cifra "preziosa" per le proprie casse, dopo aver scongiurato il rischio liquidazione. A tal proposito, proprio in questi giorni la Provincia provvederà a nominare il nuovo Presidente e a ruota il Comune di Calolzio sceglierà il proprio rappresentante. A inizio settembre sarà poi indicato il delegato della Regione, così da andare a ricostituire per intero il Consiglio di Amministrazione, chiamato a tenere a galla una realtà tanto bella quanto in balia dell'incertezza sul suo futuro.
A.M.
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