Teleriscaldamento: gli interrogativi si fanno sempre più brucianti

Sul progetto di Teleriscaldamento le domande senza riposte chiare si fanno sempre più “brucianti”... e mai termine fu così appropriato, visto l'ipotizzata “iniziale” ( supposta a termine nel 2032) fonte d'alimentazione da combustione da rifiuti del forno inceneritore di Valmadrera.
Pur se da più parti piovono richieste a Silea per conoscere le reali fonti ambientalmente virtuose e “vincolanti”per il concessionario che “dovrà aver riconvertito l'energia termica di alimentazione a fonti rinnovabili entro il 2032, così come determinato dall'atto di indirizzo dei comuni soci di Silea del 11.05.2017", sui media, che spesso recepiscono i comunicati della Spa partecipata dai Comuni lecchesi, non si registrano le relative e circostanziate risposte della Società.
Delle due l'una : o ci sono difficoltà non meglio precisate a rispondere o non si conoscono le effettive e mirate caratteristiche delle fonti.
Essendo la prima un'ipotesi di per se stessa da bandire perché configurerebbe una reticenza  informativa invece doverosa, non rimarrebbe ( in assenza di altre motivazioni plausibili) che la seconda ipotesi.
Ma se questa fosse fondata vorrebbe, ancor peggio, voler dire che i sindaci nella recente Assemblea di Coordinamento Comunale hanno avallato il progetto di Varese Risorse Spa senza conoscere nel dettaglio con quali effettive fonti virtuose si procederà.
Come dire, se così fosse , che si approva a scatola chiusa e senza aver verificato a fondo che le fonti alternative siano effettivamente virtuose soprattutto ai fini climalteranti, vista soprattutto la “battaglia” che, a parole un po' tutti, vorrebbero ingaggiare contro le emissioni di CO2 con il conclamato obiettivo di azzerarle entro il 2050  : mentre peraltro il Teleriscaldamento avrebbe una durata perlomeno di 35 anni, quindi ben al di là dell'obiettivo definito da più parti come ineludibile.
Ma se così fosse sarebbe CLAMOROSO, per degli amministratori che si ritengono assennati e lungimiranti, aver avallato una scelta senza aver ben chiari sino in fono gli elementi di giudizio.
Ne ce la si potrebbe cavare adducendo motivazioni che delegano al CdA di Silea il recepimento di questi dirimenti aspetti ambientali in sede di contratto di concessione.
Va da sé quindi che su questi delicatissimi elementi, anche di coerenza e reale rappresentanza democratica e amministrativa, occorra fare massima chiarezza !
Si attendono quindi risposte esaurienti e comprensibili a tutti !

2 minuti ineludibili dei TG per i sindaci lecchesi e per Silea su TLR!
La grande miopia dei sindaci provinciali sul teleriscaldamento
Germano Bosisio
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