La Sagra delle Sagre premia i sindaci della Comunità Montana, nel ricordo di Corbetta, per l'impegno nell'affrontare il covid

A distanza di due giorni dal taglio del nastro - per il quale avevano indossato, tutti insieme, la fascia tricolore, accogliendo tra gli altri anche l'assessore regionale all'agricoltura Fabio Rolfi - i sindaci dei comuni afferenti alla Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera sono tornati anche questa sera alla Sagra delle Sagre. Questa volta da... protagonisti. E' stato attribuito infatti a ciascuno di loro, il Premio Sagra, dal 2018 intitolato alla memoria di Renato Corbetta, l'indimenticato ideatore dell'evento diventato appuntamento fisso di tutte le estati prima a Pasturo, poi nella sede attuale alla Fornace, sul territorio comunale di Barzio.

La motivazione di tale scelta è stata data da Riccardo Benedetti, Presidente della Sagra, affiancato come sempre da Ferdinando Pucci Ceresa, quale braccio operativo dell'organizzazione della kermesse che, 56 anni, coniuga l'aspetto mercatale - con la presenza quest'anno, di ben 94 espositori dal territorio – con l'intrattenimento, con un gruppo musicale ogni sera e altri eventi collaterali come gli incontri di boxe andati in scena ieri sul ring oggi trasformato in palco per la consegna della targa a tutti i primi cittadini intervenuti.

Riccardo Benedetti

Se dunque lo scorso anno il Premio era andato agli operatori sanitari, quale grazie per l'impegno profuso nell'affrontare sul campo la pandemia, per questa edizione si è pensato ai sindaci in quanto dalla primavera 2020 ad oggi "sono stati altri protagonisti che hanno lavorato in prima linea a favore della cittadinanza. I sindaci - ha aggiunto Benedetti - erano in trincea, in prima linea, la prima persona a cui si era portati ad andare a chiedere aiuto". In altre parole, il Covid - ha sostenuto il presidente della Sagra - ha reso gli amministratori assistenti sociali e interpreti di decreti legge, chiamati cioè a essere al fianco dei propri concittadini disorientati dinnanzi all'avanzare della pandemia con il suo strascico di contagi e continue novità tra DPCM e imposizioni.

Stefano Corbetta

A nome della famiglia Corbetta è poi intervenuto, nel giorno del suo compleanno, Stefano, figlio di Renato. "Con questo Premio il suo ricordo resta vivo in questa terra che ha amato tanto e per la quale ha fatto tanto" ha detto con il pensiero rivolto al padre. "Si dice che una persona non muore mai se il suo ricordo resta vivo. Spero che il suo resti vivo a lungo con la Sagra". Una chiosa emozionante, prima di procedere alla "chiama" ad uno ad uno dei premiati, per la consegna di una targa che, come auspicato da Benedetti, resti ben visibile nei loro uffici nella speranza che tra qualche anno, guardandola, ci si rammenti di un tempo andato caratterizzato da distanziamento e mascherine, rimasto ormai solo un lontano ricordo.

Galleria fotografica (23 immagini)

A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.