Olginate: si cercava un bimbo ma in acqua parrebbe essere caduto un cane, salvato con la sua padrona da un passante

I vigili del fuoco per non lasciare nulla di intentanto e fugare ogni dubbio, un giro "via acqua" a bordo del gommone lo hanno fatto. Ma l'alone di mistero attorno alla supposta sparizione di un bambino nell'Adda si sarebbe dissolto grazie alla testimonianza di un uomo che poco dopo le 13, letti gli articoli pubblicati sulle ricerche in corso, è tornato in via dell'Industria a Olginate per raccontare ciò di cui è stato egli stesso protagonista nella prima parte di questa movimentata mattinata.

Lui stesso infatti prima dell'allarme lanciato alle 10, avrebbe prestato aiuto a una donna in difficoltà proprio nel punto in cui si accede al fiume di manzoniana memoria dall'alzaia che corre accanto alla strada carrabile che conduce all'imbocco del ponte pedonale a scavalco dell'Adda. La signora, infatti, avrebbe lanciato un bastone e il suo cane si sarebbe "tuffato" per recuperarlo, non riuscendo però a uscire dall'acqua, vista la piena e la forte corrente.

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Avrebbe così provato a raggiungerlo, mettendo sè stessa in pericolo fino all'intervento dell'uomo che le avrebbe teso la mano, aiutandola così a tornare a riva senza riuscire però ad acchiappare l'animale, trascinato più a valle. Insieme - lui e lei - con un'altra donna, avrebbero poi percorso l'alzaia in direzione sud riuscendo, in un trambusto durato almeno 40 minuti, a porre in salvo anche Fido.

La signora che ha fatto scattare le ricerche

Potrebbe essere questa la scena vista dell'altra riva che ha fatto scattare più chiamate al 112, una delle quali relativa proprio a un cane in acqua, divenuto però poi un bambino nel racconto di una bergamasca, a passeggio anch'ella, in zona Lavello, con il suo "pelosotto". A suo dire sulla sponda lato Olginate, poco prima delle 10, c'erano un piccino che annaspava e una ragazzina poco più grande, in costume, che avrebbe provato a salvarlo. La descrizione di quest'ultima potrebbe coincidere con la donna che in canottiera e pantaloncini ha seguito dalla strada le operazioni di salvataggio del cane e della sua padrona a opera del signore che ha poi fornito a Carabinieri e Vigili del Fuoco la chiave di volta per chiudere il caso, non prima comunque - come detto - di aver effettuato per ulteriore scrupolo un passaggio in gommone nel tratto di Adda tra Olginate e Airuno.

Il punto in cui si accede al fiume, luogo in cui si sarebbe verificata la scena che ha fatto scattare le ricerche

La ricognizione aerea a cura dell'elicottoro dei vvf levatosi in volo dalla base di Malpensa non era del resto stata considerata sufficiente a escludere l'effettiva presenza di un corpo in acqua, stante la scarsa visibilità dall'alto per via della corrente e della florida vegetazione lungo le sponde.
Una decina gli operatori del 115 schierati, tra gli uomini del nucleo SAF di Lecco e i colleghi sommozzatori arrivati in posto con due mezzi, oltre ovviamente a bordo di "Drago", l'elicottero. Con loro in attesa sulla sponda dalle 10 del mattino anche un equipaggio dei Volontari del Soccorso di Calolzio, felici - visto l'epilogo - di non essere stati necessari.
A.M.
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