Fossati vince il concorso per 'abbellire' il Parco Monte Barro con una nuova opera

All'Eremo, nel pomeriggio di ieri, sabato 7 agosto, sono stati premiati i finalisti del concorso "Arte_natura Monte Barro", inaugurando al contempo la mostra legata alla competizione organizzata dal Distretto culturale del Barro, associazione costituita dai comuni di Lecco, Galbiate, Malgrate, Garlate, Monte Marenzo, Olginate, Pescate e Valgreghentino insieme all'Ente Parco, alla Comunità Montana Lario Orientale-Valle San Martino e all'associazione "Genti in viaggio".

Francesco Fossati e Veronica Gardullo (Distretto culturale del Monte Barro)

L'esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 26 settembre tutti i sabati e le domeniche dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17.
Il tutto nasce per arricchire di ulteriore bellezza il Parco del Monte Barro, incastonato tra laghi briantei e lago di Lecco. Già da qualche tempo ospita l'opera "Terzo Paradiso" a cura del filosofo Michelangelo Pistoletto.

Da qui l'idea di progettare nuove installazioni. Il concorso è annuale ed è aperto agli artisti di tutte le età. I tre finalisti della terza edizione sono stati Francesco Fossati con "Pietra che torna", Luca Zante con "Tetratrovante" e Giulia Sorrentino insieme a Vincenzo Cugnaschi con "Impronta"
Primo classificato è Fossati. La sua opera indaga il tema della roccia nel suo valore simbolico oltre che il tema dell'appartenenza al territorio, rendendo la pietra locale unica e di valore.

"Sono in linea con le idee del Parco, mi è piaciuta fin da subito l'idea di proporre la realizzazione di opere con un impatto ambientale basso e l'utilizzo quasi esclusivo di materiali vegetali e naturali, tutto ciò ha a che fare con la mia ricerca" ha detto il vincitore. "Quando ho letto il bando ho immaginato un viaggio al contrario, le rocce che anziché scendere dopo millenni di erosione, tornano indietro e risalgono" ha proseguito spiegando il progetto presentato al concorso. "Ho immaginato anche una trasformazione di due rocce in oro e in argento, quasi una trasformazione alchemica che avviene per una stratificazione molto sottile di alcuni elementi naturali. Foglia oro e argento che si sovrappongono e uno strato protettivo fatto con la gomma lacca che è una resina di origine animale. Roccia, metallo e resina che creano una trasformazione estetica dei materiali".

Paola Golfari, numero uno dei Parco del Monte Barro

Presente alla premiazione anche Veronica Gardullo, presidentessa del Distretto culturale del Monte Barro così come Paola Golfari, presidentessa del Parco e Giorgio Meregalli come rappresentante sempre del Distretto e di "Genti in viaggio".

Giulia Sorrentino e Vincenzo Cugnaschi, terzi classificati

''Sono veramente contenta di essere qui presente a questa esposizione che riapre la sala espositiva dell'Eremo dopo un periodo veramente lungo dovuto alla pandemia - ha asserito Golfari - Siete stati tutti bravi, sono rimasta colpita dalla fantasia ma anche dal numero dei partecipanti. Mi è piaciuto essere in giuria. Era la mia prima volta e ho cercato di dare il mio giudizio nonostante ci fossero critici d'arte veramente competenti. L'opera di Fossati verrà realizzata nei prossimi mesi'' ha aggiunto, annunciando di aver già coinvolto nel progetto anche il Politecnico di Lecco.
A.G.
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