Casargo: il 'grazie' della comunità 2 anni dopo l'alluvione. In partenza gli interventi per la messa in sicurezza

Santa messa celebrata dal parroco don Bruno Maggioni ieri sera a Casargo, per non dimenticare il 6 agosto 2019, quando un temporale devastante fece piombare sull'abitato decine di migliaia di metri cubi di sassi e terra, senza causare vittime ma provocando tanta paura e danni su danni.

Don Bruno all'altare

"Il pensiero va a due anni fa. A quest'ora, raggiunsi la chiesa per accertarmi che qui non fosse accaduto nulla" ha detto il sacerdote in apertura di funzione, richiamando l'accaduto il cui ricordo è ancora vivido nella mente di residenti e villeggianti. "A pochi metri il cimitero era sommerso, si vedevano le piccole croci che giacevano sotto tutto quel fango. Le automobili erano tutte schiacciate, ben 27 macchine erano li sotto. Il sindaco da poco aveva ricevuto il suo mandato: girava e cercava aiuto. Arrivava poi la Protezione civile da tutti i paesi vicini: era un carosello di macchine con i nomi di tutta la Brianza, del Lecchese. I fari ci illuminavano come se fosse giorno e la pioggia non smetteva. Insistentemente fino a mezzanotte cadeva a secchiate. Oggi siamo qui per la seconda volta a dire grazie a quella mano che ha fermato la frana e grazie perché non ci sono stati feriti".

La piccola cappelletta all'esterno della chiesa

Per l'occasione, fuori dalla Chiesa, la cappelletta dedicata alla Vergine, che si salvò dal fango, è stata circondata da ceri e candele, quale gesto di gratitudine. Al suo interno un quadro con la fotografia di com'era tutto in intorno subito dopo il 6 agosto 2019 e una dedica di Antonio Fossati, traendo spunto da una seduta spinta dalle macerie proprio dinnanzi alla mini edicola votiva. "Lo considero il simbolo della speranza, su quella panchina che fino all'altro ieri stava 20 metri più su mi piace immaginare le anime pure dei defunti casarghesi affidarsi alla Madonna pregando per noi. Potrebbe essere anche un segno del cielo; come se la Madonna ci dicesse: accomodatevi davanti a me, io vi accolgo a braccia aperte, pregate ed io consolerò il vostro cuore affranto e asciugherò le lacrime dei vostri occhi in pianto".

Il sindaco Antonio Pasquini in chiesa insieme ai volontari e ai concittadini intervenuti alla funzione

"In pochissimi giorni, anche grazie alla generosità e all'aiuto di tante persone comuni e dei tanti volontari giunti da altri paesi, Casargo si è rialzata – il commento del sindaco Antonio Pasquini gettando avanti lo sguardo - Ora a distanza di due anni, dopo i primi interventi più urgenti, a settembre partiranno importanti lavori per mettere in sicurezza il paese e minimizzare il rischio residuo, in un ambito, quello idrogeologico, ormai divenuto emergenza nazionale. Due anni trascorsi fra difficoltà burocratiche e procedure complesse. Grazie al lavoro di squadra fra amministratori, dipendenti, collaboratori e rappresentanti delle istituzioni superiori siamo riusciti a concretizzare progetti importanti. Interventi che sicuramente comporteranno dei disagi temporanei, ma che sono necessari per preservare e salvaguardare il nostro territorio e lasciarlo in sicurezza a chi verrà dopo di noi. Opere di prevenzione, ma anche manutenzione costante del territorio, altro punto molto importante da sviluppare in tutte le direzioni, perché c'è realmente bisogno del contributo di tutti, non dobbiamo dimenticare infatti che siamo le sentinelle e i custodi della bellezza che ci circonda, tutti nessuno escluso – ha proseguito il primo cittadino- Grazie con il cuore in mano a tutte le persone che in quei difficili giorni hanno dato una mano".
M.A.
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