Bellano: Francesca e Loris, la vita tra anziani e il nido d'amore in quota

Lui da casa dei nonni, dopo la pandemia è voluto "scappare". Lei invece con gli anziani ha iniziato a lavorare, firmando il contratto d'assunzione a una manciata di giorni dalla laurea. Entrambi - nella semplicità della loro quotidianità - hanno qualcosa da "insegnare". Iniziamo da lei.

La 24enne bellanese Francesca Gallo, nonostante la giovane età, è da anni impegnata nel volontariato sociale. Lo scorso 7 luglio ha discusso la tesi "Il Paese ritrovato: soluzioni tecnologiche per migliorare la qualità della vita dell’anziano con demenza", venendo assunta già due settimane dopo in una struttura di Mandello. “Ho frequentato le scuole superiori a Lecco, servizi socio sanitari. Nel 2017 mi è stata assegnata una dote comune e ho svolto delle indagini con persone ultra 75enni con l’Auser. Ho affiancato anche l’animatrice presso la casa anziani di Bellano, ho svolto servizio Pac-man, ho prestato servizio all’asilo estivo per il mese di luglio e per l’inserimento della sezione primavera e in autunno di quell’anno mi sono iscritta all’Università di Bergamo. Durante gli studi ho fatto tirocinio al Paese Ritrovato a Monza” racconta.

Cosa ti spinge ad aiutare i disabili e le persone anziane?
“C’è qualcosa dentro di me che mi porta verso le persone che hanno più bisogno o sono più fragili, come i disabili e gli anziani”.

I tuoi sono ruoli di responsabilità, non ti spaventa questa cosa?
“No, sento il bisogno di aiutare e lo faccio meglio che posso, come mi hanno insegnato e ho imparato. In terza superiore ho fatto volontariato al CDD Le Grigne di Bellano e in quarta e quinta sono stata all’Istituto Sacra Famiglia di Perledo come educatore: qui ho capito che la mia strada era quella, aiutare le persone a stare meglio”.

Dopo la laurea hai trovato subito l’impiego.
“Si, un’amica mi ha detto che a Mandello cercavano una figura professionale come quella della mia laurea, mi hanno chiamato, il pomeriggio ho fatto il colloquio, il giorno dopo ho firmato il contratto e poi ho iniziato il lavoro. E’ un contratto a tempo determinato fino alla fine di settembre ma sono contenta, è un buon inizio”.

Il compagno di Francesca, Loris Vitali, anche lui bellanese, nel frattempo ha acquistato un appartamento a Vendrogno, location insolita per un giovane di 26 anni.
“Durante il lockdown del 2020 ho capito che mi serviva il mio spazio, in quel periodo abitavo con i miei nonni. Appena le restrizioni della pandemia hanno permesso di muoverci, ho iniziato a guardarmi in giro alla ricerca di una casa”.

Per quale motivo hai scelto Vendrogno?

“Innanzitutto perché la mia famiglia possiede una casa nella frazione Sanico, poi per soddisfare il mio bisogno di stare in pace e tranquillo dopo il lavoro e nel tempo libero”.

Hai trovato subito la casa?
“Un giorno passando da Vendrogno ho visto un volantino in cui c’erano degli appartamenti in vendita, con Francesca abbiamo deciso di andare a vedere. Quello che piaceva a me sembrava già essere stato venduto, poi invece hanno ritirato l’offerta e io ho potuto fare la mia. A dicembre del 2020 ho firmato l’atto di acquisto dal notaio e a marzo 2021 sono venuto ad abitare qui”.

Dove lavori?
“A Colico”.

La distanza non ti crea problemi per raggiungere il posto di lavoro?
“No, prima partivo da Ombriaco e adesso da Vendrogno, ci sono solo dieci minuti in più di strada”.

Per ora abiti da solo, Francesca ti raggiungerà?
“Credo proprio di si, siamo fidanzati dal settembre del 2018 e adesso che ho una casa la convivenza è sempre più vicina”.

E tu Francesca cosa ne pensi?
“Adesso ho un lavoro a tempo determinato. Appena ne avrò uno a tempo indeterminato conto di trasferirmi con Loris a Vendrogno” la risposta di lei, giovane, innamorata, dal cuore d'oro e per nulla spaventata dalla vita "in montagna".
M.A.
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