Già, naturalmente, è stata annunciata la terza edizione. Conclusa, domenica sera, in piazza Garibaldi la quattro giorni del Lecco Film Fest, ostinato nello sfidare anche il maltempo del fine settimana che soltanto nel pomeriggio e nella serata di sabato ha avuto il sopravvento costringendo al chiuso le iniziative programmate.
Al microfono Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio
Ma già domenica, la manifestazione si è rimpossessata dei luoghi all’aperto nonostante le ultime nubi minacciose. Perché peculiarità della rassegna vuole proprio essere quella di essere un momento vitale per il cuore della città e lo ha voluto essere anche in questa seconda edizione pur dovendo fare i conti con le limitazioni per l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia.
Don Davide Milani
Ieri sera, domenica, la conclusione. E’ stata naturalmente la serata dei ringraziamenti da parte del prevosto don Davide Milani, presidente della Fondazione ente dello spettacolo e di Lorenzo Riva, presidente di Confindustria, i due motori di questo festival cinematografico. Che, è stato detto, continuerà anche il prossimo anno. «Magari – ha detto don Milani – qualcuno si chiede chi c’è dietro. Ma non c’è dietro nessuno, il motivo di questa iniziativa non è altro che offrire qualcosa alla città Quando, tre anni fa, Lorenzo Riva mi ha chiamato proponendomi di fare qualcosa per la città ho accettato ben volentieri».
La conclusione è stata con la proiezione in anteprima nazionale del film “A Chiara” di Jonas Carpignano: presentato a Cannes al festival tenutosi a metà luglio, ha ottenuto il premio dell’Europa Cinemas Cannes Label per il miglior film straniero e non è quindi ancora arrivato nelle sale cinematografiche italiane.
La proiezione è stata preceduta da un un breve incontro di introduzione al quale hanno partecipato Swuamy Rotolo e Grecia Rotolo, sorelle nella vita e anche nel film; il produttore Paolo Carpignano, mentre il regista si è collegato via internet per un breve saluto.
Arrivederci al prossimo anno.
D.C.
