Lecco: accoltellamento nottetempo in viale Turati, 19enne condannato (con pena sospesa)

Ha optato per il rito abbreviato, definendo già quest’oggi la propria posizione Manaf Kassendja, il 19enne, cittadino del Togo, con casa a Monte Marenzo e già noto alle forze dell’ordine nonostante la giovane età, tratto in attesto nottetempo dopo un’aggressione all’arma bianca. Il ragazzo al culmine di una rissa scoppiata in viale Turati, nei pressi di un bar, avrebbe utilizzato un coltello da cucina per ferire ad una spalla un “rifale”. A finire così in ospedale, in codice verde ma comunque con una prognosi poi di trenta giorni, è stato un 26enne di nazionalità italiana. Si sono aperte invece le porte della camera di sicurezza del comando Carabinieri per l’africano, ritracciato a stretto giro, in via del Seminario, non lontano dal luogo del parapiglia, da una pattuglia. Oltre che di lesioni personali aggravate, per il taglio provocato al “rivale” è stato accusato anche di porto d’armi e resistenza a pubblico ufficiale: una volta vistosi scoperto e raggiunto dalle divise avrebbe infatti cercato di sbarazzarsi del coltello che aveva ancora con te, tentanto invano anche la fuga anzichè “consegnarsi” ai militari, colpendo altresì un operante poi medicato anch'egli in pronto soccorso.
Questa mattina Manaf Kassendja è stato tradotto in Tribunale per la convalida e il processo per direttissima. Assistito formalmente dall’avvocato Manola Mazza – sostituita da una collega di studio – lo straniero è comparso al cospetto del giudice Salvatore Catalano che, come da richiesta del vpo Pietro Bassi, ha convalidato il fermo, condannando poi - dopo una lunga camera di consiglio - il 19enne a un anno un mese e dieci giorni di reclusione (pena già decurata di un terzo per il rito scelto), concedendogli altresì la sospensione condizionale.
Un'ultima nota di colore: la Prefettura, nei giorni scorsi, su richiesta della famiglia aveva diffuso una nota di ricerca proprio di Manaf Kassendja, allontanatosi volontariamente da casa. Prima dei genitori preoccupati per lui lo hanno trovato... i Carabinieri.
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