Lecco: Albanese tiene a battesimo il cinema Nuovo Aquilone, 'una bomboniera'

L’autografo di Antonio Albanese, il popolare attore di origini olginatesi, sulla porta di accesso al locale di proiezione. E’ l’autografo che suggella la giornata inaugurale del cinema Nuovo Aquilone, la sala che era dell’oratorio San Luigi della basilica e che ora è diventato un vero e proprio cinema aperto alla città. Il prevosto don Davide Milani ha scelto la cornice del Lecco Film Fest, del quale è indiscusso animatore e che si sta svolgendo in questi giorni in città, per l’apertura ufficiale della piccola sala cinematografica, «una bomboniera» come l’ha definita lo stesso Albanese.

Albanese mentre appone la sua firma

Nessun taglio del nastro, ma un battesimo significativo. In mattinata, il “masterclass” con il regista Giulio Base e nel pomeriggio l’appuntamento per la presentazione di due epiusodi della serie “Topi” che Antonio Albanese aveva realizzato per la televisione e che raccontano di tre criminali mafiosi, «dei deficienti, delle autentiche bestie», un tentativo di ridicolizzare la criminalità organizzata per evitare che attorno a essa si possa comunque creare quella sorte di alone di leggenda destinato in qualche modo ad attenuarne la sensazione di malvagità. «E’ un’idea – ha spiegato Albanese – che mio era venuta una sera guardando la Tv che parlava della cattura di uno dei più grandi latitanti dopo mesi uscito da sotto terra. Ho guardato e ho visto quest’uomo uscire da dietro l’armadio. Se ne era stato rintanato per mesi nei sotterranei…»
Incontro naturalmente tutto esaurito e per molti degli spettatori c’era la curiosità di vedere il nuovo cinema che si aggiunge alla altre due sale presenti in città, anch’esse parrocchiali (il Cenacolo Francescano e il Palladium).

Don Davide ha voluto comunque sottolineare che il “Nuovo Aquilone” vuole essere un punto di riferimento e un luogo d’incontro per l’intera comunità lecchese e non soltanto per la parrocchia. Non a caso l’ingresso è affacciato sulla via Parini.
«Oggi – le parole del prevosto – realizziamo un sogno, ma non è un sogno della parrocchia o mio. Non è che gioco io con il mio trenino. E’ una sala per la città, perché vuole essere un luogo di confronto».
Nel suo intervento, monsignor Milani ha anche ricordato come in passato ne avesse parlato proprio con Antonio Albanese «che mi ha detto: “Aprila, quando la aprirai ci sarò” e mi ha conmsigliato e ancora mi dà suggerimenti, altre idee su cui ragioneremo. E non è cosa da poco».

In piedi a sinistra don Davide Milani

Da parte sua, Albanese ha sottolineato l’importanza di un cinema che apre: «Un paio di settimane fa sono stato a Riccione per l’annuale convention di tutti i produttori e gli esercenti di sale cinematografiche. Bene, quando ho detto che sarei andato a inaugurare un cinema si sono emozionati. “Oh, un miracolo”, hanno detto. Ai lecchesi non posso che dire di usarla questa sala, di venirci, di organizzare lettura, di portarci la famiglia».
Infine, don Milani ha quindi chiesto ad Albanese di firmare la porta di accesso alla sala di proiezione, che è come il cuore di un cinema, il luogo più importante.
L’impegno per la ristrutturazione del “Nuovo Aquilone” – una capienza di 150 posti tra la platea e una piccola e graziosa balconata – non è stato certo di poco conto. Ha richiesto una spesa complessiva di un milione di euro ottenuto con finanziamenti regionali e della Fondazione comunitaria della provincia di Lecco, ma anche con l’auto di privati. Un anno di lavori  e adesso si parte.
D.C.
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