ATS: le acque lecchesi restano idonee alla balneazione

Restano tutte idonee alla balneazione le acque della sponda lecchese del lago, da Colico a Pescate passando per Mandello, Abbadia, Oliveto e tutte le altre località "intermedie", sulla base degli esiti dei campionamenti effettuati da ATS tra il 19 e il 20 luglio. Ancora inaccessibile - ma per motivi di sicurezza - la spiaggia della Malpensata nel capoluogo.

Data l'estrema variabilità del fenomeno della fioritura algale (cianobatteri) in relazione alle condizioni climatiche ed atmosferiche, l'Azienda Sanitaria ribadisce che in presenza di acque torbide, schiume o mucillaggini, o con colorazioni anomale, è sconsigliato immergersi.
E’ comunque buona norma, a tutela della salute, adottare i seguenti comportamenti:
- evitare di ingerire acqua durante il contatto con acque di balneazione;
- fare la doccia appena usciti dall’acqua provvedendo ad asciugare completamente tutto il corpo, con particolare riguardo alla testa;
- sostituire il costume dopo il bagno.

Si sottolinea inoltre che il contatto con acque contaminate da cianobatteri potrebbe provocare diversi effetti tra i quali irritazione delle vie respiratorie e degli occhi (come riniti, asma, congiuntiviti, tosse) e/o disturbi gastrointestinali. Infine, a seguito di alcune segnalazioni al proposito, ATS ricorda che, così come avvenuto in anni precedenti per i laghi di Como (ramo di Lecco) e di Pusiano, è verosimile che la presenza occasionale di cercarie nelle acque di balneazione possa causare dermatiti, che comunque non costituiscono un serio pericolo per la salute.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.