L'accesso alla Biblioteca di Lecco e nel riquadro l'avvocato Adele Sirolli Martini
Non solo Pescate. Prima della dipartita, l'avvocato Adele Sirolli Martini, ha pensato anche alla "sua" Biblioteca civica Uberto Pozzoli di Lecco. Anche l'amministrazione del capoluogo come già quella della "piccola Svizzera", comune dove la professionista viveva, ha accettato nei giorni scorsi un lascito testamentario disposto dalla donna, mancata nel novembre scorso all'età di 96 anni. 10.000 euro "per l'incremento e la cura dei libri, al fin di agevolare la diffusione della cultura, perché si conservi e coltivi l'amore alla meditazione e allo studio": questa l'intenzione espressa dalla professoressa di Lettere arriva poi a indossare la toga, dopo la laurea anche in Giurisprudenza, accogliendo l'invito del consorte Edmondo Martini ad affiancarlo nello studio legale ora "lasciato in eredità" al figlio Richard, esecutore della volontà della madre anche per conto delle sorelle Lia e Simonetta. Autrice lei stessa di diversi libri - tra i quali a quattro mani con il marito "Lecco e lecchesi nel 1859", edito a cura del Comune, per le celebrazioni centenarie della seconda guerra di indipendenza nazionale - nella sua lunga carriera, tra una professione e l'altra, Adele Sirolli ha assunto anche il ruolo di Direttrice proprio della civica biblioteca cittadina che ora, grazie alla sua generosità, potrà arricchire ulteriormente il proprio patrimonio librario a vantaggio della collettività. E pensare che alla scomparsa l'amministrazione non le ha dedicato pubblicamente nemmeno una nota di cordoglio come, per prassi o per convinzione, si fa solitamente per chi ha "servito" il Municipio o comunque si è speso per la città.
