Vendrogno, Goretti sulla Sp66 chiusa: 'Necessario un piano di prevenzione'

"La frana che ha causato l'interruzione della Sp 66 Bellano-Vendrogno ci ha fatto capire ancora una volta la fragilità del nostro territorio e l'importanza della sua tutela e del costante monitoraggio" parla così Federico Goretti, capogruppo di Noi per Bellano e candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative, intervenendo sulle criticità viabilistiche emerse a seguito del cedimento che, dallo scorso 14 luglio, ha reso inservibile l'accesso alla frazione dalla provinciale, costringendo i mezzi privati a transitare dalla strada per Taceno e gli utenti del trasporto pubblico a raggiungere a piedi la fermata di Pradello.


Federico Goretti e i lavori in corso sulla Sp 66

"Il censuario di Vendrogno in questo momento si trova completamente tagliato fuori da Bellano: l'unica arteria più veloce è interrotta, e chi non ha la possibilità di un mezzo privato si vede costretto a recarsi fino a Pradello, distante quasi tre chilometri. Avremmo auspicato una migliore soluzione per agevolare i collegamenti con Taceno, magari da parte dei volontari, in modo da favorire chi ha necessità di prendere i mezzi pubblici. Anche le attività commerciali stanno subendo dei danni, visto il periodo estivo che avrebbe portato un maggior afflusso turistico".
"È emerso dal confronto con la Provincia l’impossibilità di accelerare i tempi della riapertura vista la gravità dell’intervento" conclude Goretti. "Auspichiamo pertanto anche venga attuato un attento piano di prevenzione, vista la fragilità del territorio, e venga posto in essere il problema del collaudo della Taceno-Comasira-Vendrogno, così da poter sfruttare quell’arteria come alternativa in caso di emergenze ambientali o per il trasporto verso la Valsassina".
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