Calolzio: i ragazzi di due classi del Rota illustrano il loro lavoro al giardino botanico

Questa mattina gli allievi delle classi 4^E e 4^F del Liceo di Scienze Applicate dell’Istituto Lorenzo Rota di Calolziocorte si sono ritrovate presso il Giardino Botanico di Villa de Ponti per illustrare le attività svolte durante l’anno nell’ambito del P.T.C.O.
Il progetto di alternanza scuola-lavoro ha visto la partecipazione di una quarantina di ragazzi che, suddivisi in tre gruppi, si sono dedicati a tre attività con il supporto e l’aiuto di Martina Balatti della Rete Orti Botanici di Lombardia.

Martina Balatti

Carlo Greppi

“La collaborazione con l’Istituto Lorenzo Rota dura da quattro anni e come Comunità Montana ne siamo molto felici. Più che un progetto di alternanza, si tratta di una valorizzazione della sinergia e del mettersi in rete in modo tale che ognuno possa dare il proprio contributo per migliorare questo luogo”. Sono state queste le parole del presidente della Comunità Montana Lario Orientale della Valle San Martino, Carlo Greppi, che non ha voluto mancare a questo importante appuntamento assieme al preside dell’Istituto calolziese Maurizio Canfora: “Questa collaborazione ha una grande utilità per il piano didattico e per lo sviluppo formativo degli studenti che possono apprendere lavorando a stretto contatto con questa piccola oasi. Gli studenti hanno così modo di operare un consolidamento degli apprendimenti e di sviluppare la curiosità verso il mondo naturale che ci circonda e che dobbiamo rispettare”.

Maurizio Canfora

Gabriele Rinaldi

I ragazzi impegnati in tre differenti attività hanno dato vita a un percorso formato da sei “stazioni” percorrendo il quale è possibile addentrarsi nel giardino botanico e scoprirne tutti i segreti, entrando così in contatto con la natura e la sua biodiversità. È proprio questo uno dei punti fondamentali: “Nell’orto botanico la biodiversità è la protagonista. È importante che ci siano questi luoghi di incontro perché la botanica non interessa soltanto gli esperti, ma tutti noi. È indispensabile che ognuno abbia consapevolezza di quanto sia importante la biodiversità e come ciascuno di noi abbia un ruolo determinante nel preservarla”, ha aggiunto Gabriele Rinaldi coordinatore scientifico del giardino botanico.

Un gruppo si è dunque dedicato alla creazione di alcune schede di approfondimento sulla figura di Lorenzo Rota, personaggio che si destreggiò tra la botanica e la medicina; un secondo gruppo di ragazzi invece si è occupato del rapporto tra le piante e le attività lavorative ed infine altri studenti si sono dedicati all’aspetto comunicativo tramite social e la creazione di codici QR perché “se quello che scopriamo sulla natura rimane un nostro sapere, non si va da nessuna parte”.

L’alternanza scuola lavoro, come ha spiegato Elena Remondini, è uno dei tanti progetti che sono stati attivati e che hanno visto la partecipazione dei ragazzi delle superiori come è avvenuto nell’incontro di fine aprile, pensato da Marina Calegari, in cui lo psicologo dell’età evolutiva Ezio Aceti ha incontrato gli studenti per riflettere su alcuni aspetti della dimensione affettiva. Ma le proposte non sono ancora concluse: d’estate il percorso continuerà con delle attività di approfondimento, di studio e di recupero destinate agli allievi delle scuole primarie, medie e dei primi due anni delle scuole superiori a dimostrazione dell’attenzione della cura che si vuole avere della dimensione sociale e di formazione messa a dura prova da questo anno di pandemia.
V.P.
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