Lecco perduta/269: c’erano le sei domeniche di San Luigi

É il caso di scrivere “C’erano le sei domeniche di San Luigi” all’oratorio di Lecco-San Nicolò: era un cammino di preparazione verso la celebrazione della festa del santo patrono, il 21 giugno. Ogni domenica i ragazzi ed i giovani erano invitati a riflettere su uno dei sei episodi della vita del santo raffigurati nei dipinti della chiesetta dell’oratorio.
Il quotidiano “La Provincia” il 5 maggio 2002 pubblicava una dichiarazione dello scultore Andrea Zangani “Posso dire che Castiglione delle Stiviere, città di San Luigi Gonzaga, non possiede un ciclo di sei affreschi così completo sulla vita del santo, come quello che ho osservato con estrema attenzione nella bella chiesetta dell’oratorio di Lecco centro; una vera chicca nascosta e molto raccolta”.



 Andrea Zangani (primo a destra) osserva gli affreschi di San Luigi

Lo scultore Andrea Zangani era noto in quel periodo per aver realizzato nella piazza di Brescello, tra municipio e chiesa, le due statue di altezza naturale raffiguranti don Camillo e Peppone come sono nelle versioni cinematografiche dei racconti di Giovannino Guareschi, personaggi interpretati dagli attori Fernandel e Gino Cervi.
E’ stato, appunto, durante la lavorazione delle statue di don Camillo e Peppone che a Brescello Andrea Zangani è venuto a conoscenza da un giornalista lecchese degli affreschi di San Luigi esistenti presso l’oratorio della basilica di San Nicolò, dedicato al santo nativo di Castiglione delle Stiviere. Gli affreschi della chiesetta dell’oratorio risalgono al 1915, opera di Giovanni Battista Iemolo, come si può notare anche nella firma esistente su un affresco stesso. Rappresentano i momenti principali della breve esistenza di Luigi Gonzaga, nato nel 1568 e deceduto poco più che ventenne a Roma, colpito dalla terribile epidemia di peste che l’aveva impegnato a curare gli ammalati più dimenticati.



Sopra l'affresco che raffigura la rinuncia di Luigi al marchesato per entrare nella Compagnia di Gesù e, sotto,
 San Luigi a Roma nell'inverno 1590/1591, volontario nella cura dei malati di una gravissima pestilenza


I sei episodi rappresentano rispettivamente: il battesimo, la prima comunione, la scelta di vita religiosa, la rinuncia al marchesato per entrare nei Gesuiti, l’assistenza nel lazzaretto degli appestati, l’agonia del decesso. Gli affreschi sono stati realizzati sei anni dopo la costruzione della chiesetta dell’oratorio che risale al 1909 e che è dedicata alla Madonna Immacolata, Anche quest’ultima composizione decorativa venne osservata con attenzione dallo scultore Andrea Zangani. Quest’ultimo visitò la chiesetta accompagnato dall’allora assistente dell’oratorio don Andrea Molteni, (oggi prevosto a Dervio e Val Varrone, dopo tredici anni a Lissone), e dal cooperatore Francesco Annoni.



La notizia del giornaletto dell'oratorio Parva Favilla della primavera 1953

C’è da evidenziare la bella iniziativa dell’assistente don Filippo Dotti che, in occasione della festa dei cooperatori del 2015, volle promuovere la pubblicazione di una raccolta con sei cartoline raffiguranti gli affreschi della vita di San Luigi Gonzaga “esistenti presso la cappellina dell’Immacolata all’oratorio San Luigi di Lecco San Nicolò”.
Le ultime sei domeniche di San Luigi risalgono alla metà degli anni ’50; erano ancora presenti nel 1953, come conferma la notizia “Ritorna la festa più bella” sul giornaletto Parva Favilla della primavera dello stesso anno.
A.B.
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