Lecco perduta/268: quando la città era amica del “compagno don Camillo”

Il mondo piccolo di Giovannino Guareschi, lungo il grande Po e nella piazza, fra municipio e chiesa, dove sono stati girati i cinque popolarissimi film con Peppone e don Camillo, è tornato alla ribalta sul piccolo schermo TV grazie a Rete 4, con le proiezioni, il sabato sera, delle pellicole dedicate al parroco bianco ed al sindaco rosso.
C’è da precisare, anzitutto, che Brescello è diventato il paese di don Camillo e Peppone, in quanto nel suo territorio sono stati ambientati i film relativi ai due personaggi. Infatti, le pagine dei romanzi di Giovannino Guareschi non indicano specificatamente la località, ma si limitano ad una collocazione geografica-ambientale lungo il grande fiume dove, nella “Bassa”, il sole “picchia forte”.
Domenica 23 ottobre 1997 si è tenuto il gemellaggio ufficiale  con Renzo e Lucia e con Peppone e don Camillo. La manifestazione ha avuto luogo in occasione dell’incontro di calcio fra Lecco e Brescello, al Rigamonti Ceppi, fra le due formazioni militanti nel campionato di serie C.



Il programma del gemellaggio Lecco-Brescello del 1997 e, a destra, una cartolina ricordo del paese di don Camillo

Le cerimonia di gemellaggio avvenne nel salone del Big Bar, oggi Caffè Diaz, davanti al municipio, dove aveva la sede il Lecco Club 87 “Dario Maitre”, che aveva promosso la manifestazione. Il Comune di Lecco era rappresentato dal vice sindaco Angelo Fortunati; quello di Brescello dal pari grado Virginio Dell’Aglio.
Nel pomeriggio, all’inizio della partita Lecco-Brescello, sfilarono sul rettangolo di gioco le coppie Peppone-Don Camillo e Renzo-Lucia. La giornata si concluse con la cena di gemellaggio al ristorante Orestino, con il taglio di una grande torta effettuato dal presidente onorario del Lecco Club Giuseppe Crippa, affiancato dai dirigenti Angelo Cangiamila e Silvano Sironi .



Il taglio della torta di gemellaggio fra Lecco e Brescello

Lecco ricambiò la visita nell’autunno successivo, seconda domenica di ottobre del 1998, quando una numerosa comitiva lecchese raggiunse Brescello. L’arrivo era atteso nella piazza della chiesa e del municipio, dei due bar dei “rossi” e dei “bianchi”, con i vicini portici dove c’era ancora il campanone di cartapesta usato per le riprese dei film con Fernandel e Gino Cervi. Si visitò anche la chiesa di San Genesio, con il Crocefisso del Cristo parlante, che ha avuto momenti di rinnovata popolarità l’anno scorso quando il parroco portò il Crocefisso stesso all’esterno della chiesa, sotto il pronao, per una protezione sulla popolazione in tempi di preoccupante dilagare di pandemia.



Pensionati lecchesi a Brescello, intorno alla statua di don Camillo

La comitiva lecchese ebbe modo quel giorno dell’autunno 1998 di gustare i migliori piatti della gastronomia locale, dai tortellini verdi al pollo alla cacciatora, con bicchieri del lambrusco don Camillo e del rosso nostrano Peppone. I lecchesi, dal canto loro, portarono a Brescello una maxi crostata ricamata, realizzata dallo storico forno Gilardi di via Bovara.
Da allora sono state diverse le iniziative di gemellaggio fra Lecco e Brescello. Comitive lecchesi raggiunsero il Comune di don Camillo e Peppone, da gruppi di pensionati a circoli cittadini, agli studenti vincitori di un concorso organizzato dall’attuale LineeLecco. In altre occasioni è stata a Lecco la coppia don Camillo e Peppone, interpretata da Ferdinando Paris ed Abdom Boni, accompagnata dal segretario delle iniziative Guareschi, Gabriele Carpi. Sono stati a Lecco per una serata al Big Bar anche i figli di Guareschi Carlotta ed Alberto.
Si è registrato, poi, un rallentamento dei rapporti per motivi vari, ma questo non dovrebbe impedire un’eventuale ripresa degli stessi quando gli orizzonti ambientali e sanitari saranno più sereni.
A.B.
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