Lecco: ''Delfo'' Formenti si racconta in video con scatti ad alta quota 'appeso' alla roccia

Ieri, martedì 10 febbraio, la sede del gruppo Gamma Lecco si è trasformata in un allegro salotto di alpinisti, professionisti ed amatori. Come fosse un rifugio, è stato acceso il camino e le panche e le sedie sono state tutte occupate. Chi è rimasto in piedi si è distribuito ricalcando il perimetro del salone, cercando di non ostruire la vista di coloro che erano seduti.

Roberto Chiappa, Delfino Formenti e Pietro Corti


Tutti sembravano conoscersi, e forse era davvero così: prima ancora di presentare l'ospite Delfino Formenti, questo è stato accolto da un fragoroso applauso interrotto soltanto dalle gioviali parole di Roberto Chiappa, presidente U.O.E.I. (Unione Operaia Escursionisti Italiani):"per farlo venire, a Delfino ho fatto il filo per almeno sei mesi; neanche fosse la più bella della ragazze!".
L'amico "Delfo" , come lo ha chiamato lo stesso Chiappa, è giunto al numero 23 di Corso Promessi Sposi per proiettare la propria raccolta di video e foto, intitolata "Vivere l'arrampicata al 100%".


Delfino Formenti, Lecchese classe '57, dal lontano 1986 si occupa di attrezzare nuove vie di arrampicata, dedicandosi anche alla manutenzione di itinerari precedentemente attrezzati. E' stato Pietro Corti ad esprimere la sua piena gratitudine a Formenti: un vero e proprio pionere a cui va riconosciuto il giusto il merito. "Grazie a Danilo, abbiamo l'opportunità di avere posti tenuti bene ed in costante manutenzione. Questa serata è un tributo dovuto a questi ragazzi che hanno iniziato a chiodare falesie al ritmo di una, due ogni anno. La presenza di tutti è un grosso grazie per quello che hanno fatto per noi scalatori: i loro sforzi hanno portato almeno diecimila persone ad avvicinarsi alla scalata". Diffusi battiti di mani hanno accompagnato il messaggio di benvenuto del presidente Chiappa:"Sono stati molti i miei sforzi per riuscire a far vedere finalmente una proiezione di Delfino: sono emozionato e lo ringrazio per quello che ha fatto, adesso e in tutta la sua carriera".

A destra il sasso che "segna" la via percorsa

Delfino Formenti, "uno che non parla, ma che fa' i fatti", ha invece pronunciato una sola lapidaria frase ad introduzione di sè e del proprio lavoro: " Quello che vedrete rappresenta come vivo io l'arrampicata... nient'altro, spero sia abbastanza". Tuttavia, se volessimo approfondire e chiedere a Delfino da dove si è originata la sua passione, probabilmente risponderebbe così: "Io ho trovato in questo sport (l'arrampicata) una svolta di vita. Prima c'erano il sabato e la domenica in discoteca, poi la montagna ha preso tutto il mio interesse. Passava il tempo e cresceva il mio coinvolgimento. Arrampicare non mi bastava più: volevo 'creare' le vie. Tracciare sulla roccia dei tiri che valorizzassero le più belle pareti tutt'attorno alla città dove sono nato". Queste sono infatti le parole riportate sulla prima fotografia della proiezione.

Totalmente prodotta e montata dallo stesso Delfino, la sequenza fotografica ha l'obiettivo di presentare le migliori imprese compiute dall'arrampicatore, servendosi anche del supporto di alcune riprese video originali. Dai Boulder nel 1980, Delfino si avvicina alla vera e propria arrampicata in falesia compiendo diverse ascensioni, alcune delle quali degne di nota. Nel 1986 inizia la sua attività di chiodatore, svolta su innumerevoli vie. Dopo la prima esperienza sulla "Val dell'Oro" aggiunge dei tiri alla "Corna Rossa", al "Corno Rat", alla "Torre Marina" e al "Melgone". In seguito attrezza la via "Versasio", la "Pala del Cammello", la parete "Stoppani", crea due vie di più tiri alla bastionata del Resegone; il "Lariosauro", il "Cubano", l'Isola dei Gabbiani", lo "Strippopollo", il "Branchiosauro" .

Roberto Chiappa e Delfino Formenti

Il suo ultimo successo è "La Discoteca", falesia posizionata sopra l'Orsa maggiore. Come scrive nel suo Blog http://www.delfix.it/chisono.html: "Alcune persone credono che io sia sponsorizzato da un'azienda piuttosto che un'altra. Non è così. Il tempo, il denaro e la fatica che ho messo nell'aprire nuove falesie, sono unicamente il frutto della mia passione. Tanto che il mio desiderio, oggi, è quello di poter trasmettere la mia esperienza ad altri appassionati, offrendo i miei consigli su come attrezzare falesie inesplorate. La soddisfazione di trovare persone che si divertono sui "tuoi" tiri, che ti ringraziano e ti apprezzano per il lavoro svolto, è del resto enorme ed invoglia ad andare sempre avanti. Una sola cosa, però, mi permetto di chiedere a tutti: il rispetto e la pulizia per l'ambiente in cui ci si trova a scalare".

Delfino e Chiappa con i membri della comunità montana


Delfino Formenti, il cui impegno privato è stato fondamentale per gli sviluppi del climbing lecchese e non solo, rappresenta una personalità fuori dagli schemi, autentica e disinteressata. Adesso che gli anni iniziano a farsi sentire egli confida nella comunità montana, presente all'evento con i suoi rappresentanti, perchè questa possa compiere con successo l'opera pubblica di riqualificazione delle falesie lecchesi secondo il progetto sottoscritto con la Regione Lombardia in questi primi mesi del 2015. Per l'occasione, è stato donato un libro commemorativo a tutti gli ospiti.

Michele Milani
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