
L'assessore Maria Sacchi
Tra lavori in corso e lavori in programma diverse sono le novità che riguardano il centro sportivo del
Bione di cui si è discusso durante un’animata riunione congiunta delle commissioni prima e quarta del Comune di Lecco. A fare il punto sullo stato dell’arte l’assessore ai Lavori pubblici
Maria Sacchi che ha puntualizzato come gli interventi attualmente in corso sono quelli deliberati dalla precedente amministrazione, rallentati per i problemi nei quali è incorsa l’impresa affidataria dell’appalto, sostituita in corsa dalla seconda classificata al bando, il Consorzio Stabile Geco Scarl. Riguardano gli spogliatoi in uso ai campi 2,3,4, e 5 e i nuovi locali adibiti ad uso magazzino: il cantiere alla nuova azienda è stato affidato il 18 gennaio e attualmente sono stati completati i getti dei sottofondi del blocco 1 e 2 e della platea di fondazione del prefabbricato del magazzino, mentre è in fase di completamento il montaggio delle strutture metalliche degli spogliatoi e del magazzino. “L’azienda ha chiesto una proroga di 45 giorni che è stata concessa, dovuta alle difficoltà di reperimento di alcune materiali a causa della pandemia - ha chiarito l’assessore - e il nuovo termine lavori previsto è per il 23 maggio”. Il lotto 2 di questa prima fase di ristrutturazione prevede la riqualificazione dell’impianto di atletica leggera con il rifacimento di pista, pedana salti e fossa siepe, oltre ai lavori di completamento e miglioramento dell’area adibita ad atletica leggera: il cantiere sarà avviato il 26 aprile con termine previsto 9 giugno. “Rispetto ai lavori già conclusi, costati complessivamente 588mila euro, ne sono avanzati 82mila - ha aggiunto Sacchi - che abbiamo deciso di investire in ulteriori interventi alla zona della pista di atletica, in particolare nella realizzazione della pedana per il lancio del peso e per il lancio del disco-martello, dal momento che quella precedente non era omologata. Con queste risorse finanzieremo anche il rifacimento di buona parte della recinzione della pista ad eccezione di alcuni tratti ancora in buono stato e la sostituzione di una lingua di verde tra la tribuna centrale e la cinta di difficile manutenzione e di aspetto poco gradevole, mettendo al suo posto con un pavimento in calcestruzzo”.
Ma anche la nuova amministrazione ha dei progetti sull’area: la Giunta ha scelto infatti
tre interventi, che dovrebbero essere realizzati nel corso del prossimo anno,
finanziati con due milioni di Regione Lombarda e 76mila euro di fondi propri. Il primo è un’opera da 290mila euro e riguarda l’illuminazione della pista di atletica leggera con quattro torri faro poste ai rispettivi angoli esterni, che con opportuni interventi ulteriori, al momento però non finanziati, potrebbero essere utilizzati anche per la realizzazione del campo di rugby. Il secondo intervento è la realizzazione del famoso “campus” che sarà costruito nell’area dell’attuale campo 2 in due lotti. Il primo lotto prevede la realizzazione dello spazio dedicato ad accoglienza, segreteria, ufficio, dell’aula studio per 80 studenti, della cucina, del bar, dei portici rivolti verso la pista di atletica e dei depositi per materiale vario per un totale di 1.850.000 euro. Infine è prevista la realizzazione di un rettilineo indoor dell’atletica, con quattro corsie e 15 metri di decelerazione, una pedana per il salto in lungo e una pedana per il salto con l’asta (investimento di 350mila euro). Le gare verranno bandite in maniera autonoma per i tre progetti, ma è previsto per tutte le opere di ottenere per fine anno l’approvazione del progetto esecutivo, così da procedere con la consegna dei lavori nel marzo del prossimo anno e arrivare al collaudo dell’impianto alla fine del 2022.

La piscina del Bione
Diverse le critiche e le osservazioni avanzate dai consiglieri presenti.
Antonio Rossi, nel suo duplice ruolo di consigliere di Lecco Ideale e sottosegretario regionale, ha posto alcune questioni tecniche, sottolineando che le attese della Regione sono che si arrivi con certezza ad un impianto di illuminazione che serva anche il campo di rugby e che le corsie della pista indoor siano cinque e non quattro, ricordando anche tutte le problematiche legate all’assenza delle certificazioni antincendio necessarie per lo svolgimento dei lavori.
Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ha messo in dubbio invece l’utilità del nuovo progetto indoor, alla luce dell’esistenza di una nuova e più funzionale pista di atletica; un ragionamento proseguito anche da
Emilio Minuzzo: “Sono le risorse meglio spese e dove c’era più bisogno al centro sportivo? - ha chiesto il consigliere di Forza Italia facendo riferimento al pessimo stato in cui versano piscina e palazzetto - Anche un’aula studio ha senso solo se il centro sportivo è pienamente fruibile e se c’è un interesse dei genitori, è una priorità?”.
Qualche perplessità anche da parte del capogruppo dem
Roberto Nigriello rispetto alla decisione di “sacrificare” il campo 2 per la creazione del campus: “Si tratta di uno spazio usato dai bambini del rugby, valutiamo almeno di implementare l’erba sintetica sul campo 5”.
Simone Brigatti (Forza Italia) ha rimesso in fila tutte le critiche sollevati dai colleghi, sottolineando anche che si sarebbe dovuto dare priorità agli interventi necessari per le società sportive.
Cinzia Bettega della Lega ha infine posto l’attenzione sui tempi: “Se questi primi interventi su cui l’amministrazione sta ragionando saranno fruibili dal 2023, piscina e palazzetto quando saranno presi in considerazione? Il centro sportivo deve essere un centro sportivo con piscina e palazzetto decorosi e funzionali”.
M.V.