Calolzio: le fiamme, i botti, poi il fumo. E di un camion carico di materiale tessile non resta più nulla
Tre esplosioni, udite nettamente anche a distanza mentre già si levava una colonna di denso fumo nero, diventato bianco con l'intervento dei pompieri. "Ero in laboratorio, in pasticceria, al chiuso. Ho sentito uno scoppio e sono subito corsa a vedere" ha raccontato l'assessore con delega anche alla Protezione Civile Cristina Valsecchi arrivata, con la giacca d'ordinanza gialla e blu indosso, pronta per prendere servizio per il turno di vigilanza fuori dall'Istituto Rota, mentre già un capannello di curiosi guardava con gli occhi sgranati e la bocca aperta il tir bruciare, senza poter fare nulla.
Ha davvero impressionato, soprattutto per la "voracità" del fuoco, l'incendio che nella tarda mattinata odierna ha divorato un camion da poco arrivato sul piazzale della Gavazzi tessuti tecnici di Calolzio, all'ombra della vecchia ciminiera a ridosso della ferrovia. Sul posto - nella traversa di viale De Gasperi che conduce nell'area della ex Sali di Bario - si sono prontamente portate più squadre dei vigili del fuoco con gli effettivi del comando di Lecco supportati anche da una partenza del distaccamento volontario di Valmadrera.
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(contributo di un lettore)
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A lungo, dandosi il cambio, dotati anche delle bombole d'ossigeno, gli operatori del 115 hanno operato dapprima per arginare le fiamme, parecchio alte, evitando che le stesse si propagassero verso il capannone della ditta, poi - con le schiume in dotazione - per spegnere quel che è rimasto del carico, composto da bobine di materiale sintetico che, a lungo, hanno continuato a fare fumo nel cassone ormai smembrato del mezzo pesante.
Impotente anche l'autista, un uomo straniero, che da poco arrivato sul piazzale delle società, sua destinazione finale, ha dapprima cercato di domare in prima persona il fuoco con il supporto del personale dell'impresa, cedendo poi il compito ai pompieri mentre PL e Carabinieri interdivano l'accesso alla strada dinnanzi alla Gavazzi.
Agli uomini dell'Arma spetterà ora, con il supporto dei vigili del fuoco, stabilire come si sia originato il rogo. In posto si parlava di un probabile cortocircuito. Ai titolari della società invece l'amaro compito di quantificare il danno, certamente almeno svariate migliaia di euro.
A.M.