In viaggio a tempo indeterminato/166: facciamo due conti
È arrivato quel momento dell'anno.
No, non intendo San Valentino.
Quello ormai ce lo dimentichiamo praticamente ogni volta e quest'anno l'unico regalo che ci siamo fatti è una nuova bombola del gas...Ah il romanticismo!
Il momento a cui mi riferisco è ancora meno galante.
È arrivata l'ora di fare i conti e capire quanto abbiamo speso nel 2020.
Ci siamo messi in un posto tranquillo per fare le somme, con il mare davanti e un deserto di cactus dietro.
Un po' di vento a rinfrescarci e il sole tiepido.
Abbiamo cliccato due volte sul file Excel salvato sul desktop del computer ed eloquentemente chiamato "Spese viaggio 2020".
E in un attimo tutte le cifre inserite nei dodici mesi più strani di sempre, hanno preso forma.
Quel file lo curiamo, coccoliamo e odiamo praticamente tutto l'anno.
Rappresenta un po' la sfida che ci siamo fissati prima di partire: viaggiare con 10€ a testa al giorno.
Nel 2018 e nel 2019 i rispettivi file ci hanno regalato solo grandi gioie, oltre che farci rendere conto che potevamo farcela con poco e senza troppe rinunce.
Ma il 2020 sapevamo sarebbe stato diverso.
La pandemia a cambiare tutti i piani, una macchina comprata, la benzina, l'assicurazione... insomma, il conto ci spaventava parecchio.
Stavamo per ricalcolare tutto e controllare quelle formule Excel che sembrano geroglifici quando lo spruzzo di una balena a pochi metri dalla costa ha attirato la nostra attenzione.
In quel momento ci siamo dimenticati di tutte quelle caselle, ci siamo alzati, abbiamo fissato il mare e solo dopo ci siamo resi conto che forse sarebbe stato meglio far volare il drone e andare a vedere meglio cosa stava succedendo.
Quando siamo tornati a fissare lo schermo, ci sembrava che quei numeri non avessero più alcun valore.
Abbiamo spento il computer e siamo rimasti ad osservare il mare e urlare "uno spruzzo là" "guarda, stanno saltando là in fondo".
Ci siamo sentiti felici come bambini mentre indicavamo gli spruzzi all'orizzonte e ci alzavamo sulle punte dei piedi nella vana speranza di vedere meglio.
Quelle balene, con un cucciolo, lì a pochi metri da noi, erano tutto quello che di più importante ci fosse.
È stato un po' come se quelle balene ci avessero tirato una codata in faccia e ricordato che le cose importanti, emozionanti e indimenticabili, non hanno alcun prezzo.
Quando la magia è passata, è arrivata la fame e ci siamo messi a cucinare una pasta fredda che non ci era mai uscita peggio, complice il gas finito.
Ancora una volta ci siamo dimenticati del file e la priorità è diventata riempirsi la pancia in qualche modo.
Nel pomeriggio è finalmente arrivato il momento di fare i conti.
Ci siamo concentrati a organizzare tutte le varie somme in tre diverse voci:
- Spese solo di viaggio che includono mangiare, dormire e spostarsi, eventuali voli, la benzina della macchina (quindi solo per gli ultimi mesi del 2020) e l'assicurazione medica annuale. Sono più o meno le stesse spese che abbiamo sempre affrontato anche negli anni precedenti quando una pandemia sapevamo a malapena cosa fosse e l'unico motore che avevamo erano le nostre gambe.
- Spese impreviste relative alla tecnologia che abbiamo acquistato: i cellulari, la telecamera, Zabaione il drone ed altre piccole cose.
Questi costi, affrontati nel 2020, in realtà andrebbero ripartiti per tutti gli anni in cui useremo effettivamente i potenti mezzi e speriamo sia per parecchio tempo.
- Costo di acquisto della Carmencita, il nostro bolide rojo, che un giorno magari saluteremo per lasciarla a un nuovo possessore e quindi magari recupereremo tutta o parte della spesa.
Il risultato di tutti i calcoli, ancora una volta ci ha inorgoglito parecchio.
Abbiamo speso poco più di 8000€ in due in un anno, includendo tutte e tre le voci sopra elencate.
Ecco il video con tutti i dettagli e anche l'incriminato file Excel.
Non amiamo particolarmente parlare di soldi, budget e spese ma sappiamo che per portare avanti un progetto di vita in viaggio anche i numeri hanno un valore e un peso.
Quello che però ci insegnano ogni volta è che non servono grandi cifre e grandi mezzi per essere felici e rendere la vita degna di essere vissuta.
No, non intendo San Valentino.
Quello ormai ce lo dimentichiamo praticamente ogni volta e quest'anno l'unico regalo che ci siamo fatti è una nuova bombola del gas...Ah il romanticismo!
Il momento a cui mi riferisco è ancora meno galante.
È arrivata l'ora di fare i conti e capire quanto abbiamo speso nel 2020.
Ci siamo messi in un posto tranquillo per fare le somme, con il mare davanti e un deserto di cactus dietro.
Un po' di vento a rinfrescarci e il sole tiepido.
Abbiamo cliccato due volte sul file Excel salvato sul desktop del computer ed eloquentemente chiamato "Spese viaggio 2020".
E in un attimo tutte le cifre inserite nei dodici mesi più strani di sempre, hanno preso forma.
Quel file lo curiamo, coccoliamo e odiamo praticamente tutto l'anno.
Rappresenta un po' la sfida che ci siamo fissati prima di partire: viaggiare con 10€ a testa al giorno.
Nel 2018 e nel 2019 i rispettivi file ci hanno regalato solo grandi gioie, oltre che farci rendere conto che potevamo farcela con poco e senza troppe rinunce.
Ma il 2020 sapevamo sarebbe stato diverso.
La pandemia a cambiare tutti i piani, una macchina comprata, la benzina, l'assicurazione... insomma, il conto ci spaventava parecchio.
Stavamo per ricalcolare tutto e controllare quelle formule Excel che sembrano geroglifici quando lo spruzzo di una balena a pochi metri dalla costa ha attirato la nostra attenzione.
In quel momento ci siamo dimenticati di tutte quelle caselle, ci siamo alzati, abbiamo fissato il mare e solo dopo ci siamo resi conto che forse sarebbe stato meglio far volare il drone e andare a vedere meglio cosa stava succedendo.
Le immagini poi, ci hanno lasciato completamente senza parole.
Quando siamo tornati a fissare lo schermo, ci sembrava che quei numeri non avessero più alcun valore.
Abbiamo spento il computer e siamo rimasti ad osservare il mare e urlare "uno spruzzo là" "guarda, stanno saltando là in fondo".
Ci siamo sentiti felici come bambini mentre indicavamo gli spruzzi all'orizzonte e ci alzavamo sulle punte dei piedi nella vana speranza di vedere meglio.
Quelle balene, con un cucciolo, lì a pochi metri da noi, erano tutto quello che di più importante ci fosse.
È stato un po' come se quelle balene ci avessero tirato una codata in faccia e ricordato che le cose importanti, emozionanti e indimenticabili, non hanno alcun prezzo.
Quando la magia è passata, è arrivata la fame e ci siamo messi a cucinare una pasta fredda che non ci era mai uscita peggio, complice il gas finito.
Ancora una volta ci siamo dimenticati del file e la priorità è diventata riempirsi la pancia in qualche modo.
Nel pomeriggio è finalmente arrivato il momento di fare i conti.
Ci siamo concentrati a organizzare tutte le varie somme in tre diverse voci:
- Spese solo di viaggio che includono mangiare, dormire e spostarsi, eventuali voli, la benzina della macchina (quindi solo per gli ultimi mesi del 2020) e l'assicurazione medica annuale. Sono più o meno le stesse spese che abbiamo sempre affrontato anche negli anni precedenti quando una pandemia sapevamo a malapena cosa fosse e l'unico motore che avevamo erano le nostre gambe.
- Spese impreviste relative alla tecnologia che abbiamo acquistato: i cellulari, la telecamera, Zabaione il drone ed altre piccole cose.
Questi costi, affrontati nel 2020, in realtà andrebbero ripartiti per tutti gli anni in cui useremo effettivamente i potenti mezzi e speriamo sia per parecchio tempo.
- Costo di acquisto della Carmencita, il nostro bolide rojo, che un giorno magari saluteremo per lasciarla a un nuovo possessore e quindi magari recupereremo tutta o parte della spesa.
Il risultato di tutti i calcoli, ancora una volta ci ha inorgoglito parecchio.
Abbiamo speso poco più di 8000€ in due in un anno, includendo tutte e tre le voci sopra elencate.
Ecco il video con tutti i dettagli e anche l'incriminato file Excel.
VIDEO
Quello che però ci insegnano ogni volta è che non servono grandi cifre e grandi mezzi per essere felici e rendere la vita degna di essere vissuta.
Angela e Paolo