Lecco perduta/256: c’è stata la marcia di San Biagio

C’è stata la marcia di San Biagio, era sabato 3 febbraio 1996. Altro che assaggiare il panettone avanzato il giorno di Natale! La “benedizione”, quel giorno di 25 anni or sono, aveva luogo con la mobilitazione popolare, scattata per la prima volta per sollecitare i lavori ripetutamente promessi di una nuova arteria dalla città di Lecco alla Valsassina, oltre lo stretto “budello” nella valle del Gerenzone, in particolare lungo le vie Monte San Gabriele e Monte Ortigara.



Un titolo giornale del 4 febbraio 1996

La stampa locale scriveva “Il ritrovo è fissato per le 14 sul piazzale di Ponte Gallina. Per i residenti della vallata del Gerenzone, che si uniscono alla manifestazione di protesta di oggi pomeriggio dei diciotto sindaci della Valsassina e della popolazione, il “cammino” ha inizio mezz’ora prima dell’orario fissato a Ballabio. E’ il tempo necessario per salire, alla spicciolata, lungo la strada per la Valsassina e per sottolineare, con la partecipazione al corteo la situazione di notevole disagio di cui soffrono i quartieri alti della città di Lecco”.



Uno striscione con manifestanti di Laorca alla curva di Pomedo

Il giorno dopo, sempre la stampa locale scriveva “Un sole primaverile, ieri pomeriggio, dopo la neve del giorno precedente, anche nella zona di Ponte Gallina, ha accompagnato i 60 ardimentosi, la maggior parte di Laorca, che alle 14.20, muovendo a piedi dal piazzale della pizzeria hanno raggiunto il raduno di Ballabio. Sono stati tre chilometri di salita ripida, ma i partecipanti hanno dichiarato “E’ stato bello, tra sole e neve, nel silenzio, guardare intorno senza traffico”.



I  diciotto sindaci della Valsassina in testa al corteo a Ballabio

Lo “stop” stradale era scattato alle 13.30, con l’ultima griglia di controllo tra Lecco e Ballabio, al bivio verso Pomedo. Una verifica affidata ad un robusto cordone di agenti della Polizia di Stato, coordinato dal dott. Paolo Orlando, capo gabinetto della Questura di Lecco. E’ stata una “griglia” cortese, paziente ma inflessibile, che ha fermato nella rete esponenti politici giunti a blocco stradale in vigore. Questi ultimi hanno trovato ospitalità nelle cabine dei 25 pesanti automezzi che poco prima delle 15 hanno lasciato Ponte Gallina per uno “strombazzante” corteo verso Ballabio. Erano automezzi delle maggiori aziende della Valsassina. Poi nulla: sulla strada è sceso il deserto ed il silenzio, salvo le forze dell’ordine presenti e gli ultimi curiosi di Laorca, con qualche milanese bloccato nella salita del fine settimana verso Barzio od i Piani Resinelli.



Sosta del corteo al vecchio valico di Ballabio Inferiore

Il via libera arrivò soltanto alle 16.20, dopo la sfilata per le vie di Ballabio, lungo l’arteria principale. I commenti di alcuni partecipanti “E’ stato bello immaginare la nuova Lecco-Ballabio! C’era un irreale silenzio subito dopo aver attraversato il quartiere Laorca”. “Ma il TG 3 regionale – commentavano altri – non ha detto niente in settimana di questa importante manifestazione popolare. Sono tanti i lombardi che vengono per il fine settimana in Valsassina, specialmente dopo le nevicate”.



Il corteo popolare per le vie di Ballabio

In occasione della marcia di San Biagio la presidente del Consiglio di Zona 3, Mariangela Locatelli Canali, dichiarò: “Non è stato coinvolto nella manifestazione il Consiglio di Zona 3, ma siamo vicini alla gente della vallata per una strada sempre più impossibile e pericolosa. Sono stato cinque anni, dal 1980 al 1985, in consiglio provinciale di Como e già allora c’era il problema della strada”
Quella del 3 febbraio 1996 (passata alla storia come la marcia di San Biagio) è stata la prima di una serie di manifestazioni popolari, terminate nel 2006. La cerimonia inaugurale della nuova attesissima arteria vide l’intervento di ben tre ministri del Governo della Repubblica: Roberto Castelli, Carlo Giovanardi, Pietro Lunardi, con il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il presidente della provincia di Lecco Virginio Brivio ed il sindaco di Lecco Lorenzo Bodega.
A.B.
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