PAROLE CHE PARLANO/11

Entusiasmo, il sale della vita

È una parola che usiamo di frequente nel nostro linguaggio quotidiano. Non vi è mai successo di provare entusiasmo quando avete sentito una forte sollecitazione per qualche inattesa novità? Una sorta di vigore che vi ha riempito cuore e mente, grazie al quale sono scomparsi o sono stati minimizzati, almeno momentaneamente, ostacoli e impedimenti, e i vostri obiettivi vi sono sembrati a portata di mano?
Capita anche che la utilizziamo come strumento per incitare e pungolare coloro che riteniamo privi di spirito d'iniziativa, demoralizzati, depressi, senza alcuna forza d'animo: coraggio, un po' di entusiasmo!
Forse potremmo definire l'entusiasmo come l'energia vitale che ci permette di leggere con maggiore ottimismo e fiducia la possibilità di realizzare i nostri sogni. Un fuoco, insomma, ma non dovremmo rimanerne stupiti: tutto sarebbe più chiaro se ci accostassimo al significato profondo di questo termine, che deriva dal greco enthousiasmós (en, dentro e thèos, dio), avere quindi Dio dentro, essere da lui ispirati.
Ma dobbiamo stare molto attenti, perché ci vuole poco perché il fuoco diventi un incendio indomabile e pericoloso: rischiamo cioè di passare al fanatismo, passione esagerata e spesso intollerante. Può sembrare incredibile, ma quest'ultimo termine ha la stessa origine di entusiasmo, derivando dal latino fanaticus (da fanum, tempio o luogo sacro), ispirato da una divinità, invasato da estro divino.
Già Giordano Bruno, laicamente, intendeva l'entusiasmo come eroico furore. Voltaire, poi, per fare comprendere meglio la differenza, affermava: Chi ha delle estasi, delle visioni, chi scambia i sogni per la realtà è un entusiasta. Chi sostiene la propria follia con l'omicidio è un fanatico.
Tuttavia dobbiamo a Immanuel Kant la totale eliminazione della connotazione divina dal termine entusiasmo, che il filosofo considerava comunque una condizione negativa di un animo eccitato oltre la misura conveniente. Comunque alla fine anche per lui l'entusiasmo, ovviamente moderato dalla ragione che lo controlla perché non si trasformi in intolleranza, può produrre effetti benefici.
Ma lasciamo pure perdere i fanatismi della filosofia, e auguriamo a tutti noi un pizzico di sano entusiasmo!



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Rubrica a cura di Dino Ticli
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