PAROLE CHE PARLANO/4

Un bastone per gli imbecilli

Imbecille è un insulto molto conosciuto che affibbiamo, a torto o a ragione, presi dall'esasperazione o dalla rabbia, a coloro che reputiamo di scarsa intelligenza, deboli mentalmente. Augurandoci, ovviamente, che nessuno lo pensi di noi.
Quindi un termine che teniamo di scorta, ben nascosto, come una sorta di proiettile da scagliare quando tutte le altre nostre armi più diplomatiche risultano spuntate. Esistono tuttavia alcuni esseri ai quali non potremmo mai dare dell'imbecille: i bacilli o batteri. Non certamente perché tra di essi esistono specie così subdole e furbe da avere scelto la via del parassitismo, cioè di coloro che sono in grado di sfruttare ingegnosamente le risorse di altri esseri viventi, noi compresi, causandoci malattie anche gravi. Il fatto è che loro, il bastone, lo possiedono...
D'accordo, usciamo subito dalla nebbia che ho creato. La parola bacilli sembra che derivi dal latino baculum, bastoncino, per via della forma rigida che appare a chi li osserva al microscopio. Anche il termine batterio, che deriva dal greco baktērion, significa proprio bastoncino.
Una persona, o perché anziana o per difficoltà momentanee di deambulazione, necessita di un bastone per sostenersi, per camminare eretta. Chi non ha un simile sostegno è costretto a una postura ripiegata e malferma: ecco quindi l'imbecille, colui che è "senza bastone" (in=senza, baculum=bastone), e quindi, per estensione, chi ha un intelletto vacillante, debole, impotente, senza sostegno.
Credo che potremmo definire così anche coloro che, consapevolmente o perché non si informano, diffondono notizie false e fuorvianti, le cosiddette bufale (di cui parleremo più diffusamente la prossima volta).
Rubrica a cura di Dino Ticli
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