Ballabio: la mamma della dottoressa è positiva, chiusa la farmacia Paoletti

La dottoressa Lucia Carlotta Paoletti
La farmacia di Ballabio rimarrà chiusa almeno fino al 21 ottobre. La comunicazione - a seguito di apposita ordinanza a firma del sindaco Giovanni Bussola - è stata data quest'oggi, via social, direttamente dalla dottoressa Lucia Carlotta Paoletti, dopo un fine settimana di "voci" in paese.
Già venerdì, infatti, la serranda era rimasta abbassata con la titolare che non aveva però fatto mancare il servizio, dispensando farmaci e quant'altro dalla "botola" solitamente utilizzata per il turno festivo o notturno.
Il motivo della serrata? Il covid, neanche a dirlo. Quella di Ballabio è infatti la prima farmacia della provincia di Lecco che si è trovata a dover fare i conti direttamente con uno stop imposto dalla diffusione del coronavirus. Non è successo nel picco della pandemia, è capitato ora.
Come riferito dalla stessa dottoressa Paoletti l'infetta non è però lei, in prima persona. Ad avere contratto il virus è la madre che, ad oggi, dopo essere risultata positiva, sta comunque bene. "Ha solo sintomi assimibilabili a quelli della sinusite di cui già soffre" ha detto la figlia, cercando di tranquillizzare tutti gli avventorori del suo dispensario. "Io per ora non sono stata tamponata: non vi posso dire se ho qualcosa" ha chiarito, aggiungendo altresì di essere stata "bloccata" quale contatto diretto della madre e di aver rispettato fino a oggi - a suo giudizio - tutti i protocolli previsti, di concerto con ATS, anche durante l'apertura - parziale - di venerdì, indossando guanti che ha provveduto a sostituire spesso, igienizzandoli dopo aver servito ciascun cliente, coprendo bocca e naso non solo con la mascherina ma anche con la visiera e passando, oltre la barriera di plexiglass, i prodotti richiesti mantenendo una distanza più che congrua con i suoi interlocutori.
"E' stato scelto dal sindaco di farmi chiudere per la sicurezza di tutti. E forse è meglio così. E' stato davvero umiliante lavorare in quelle condizioni con il paese che parlottava" ha asserito la farmacista che già nei mesi difficili del lockdown era intervenuta pubblicamente per denunciare atteggiamenti non consoni tenuti da concittadini che, pur positivi, si erano portati a più riprese nei suoi locali, esponendola inutilmente al rischio contagio.
"Mi dispiace per questa situazione", la sua chiosa chiedendo una preghiera invece per la nonna, in gravi condizioni. "Chi sta veramente male è lei. Come tutti gli altri, anche lei non meritava di finire così", l'ultima considerazione legata alla solitudine a cui la donna è costretta.
Nel comunicare alla cittadinanza la chiusura della Farmacia Paoletti fino al 21 ottobre il sindaco ha altresì precisato che: "il Comune sta organizzando assieme alla Croce Rossa Italiana un servizio di consegna a domicilio, per anziani e persone impossibilitate a spostarsi, simile a quello avvenuto durante il lockdown dell'emergenza COVID-19. Non appena possibile verranno resi pubblici i dettagli".
A.M.
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