Tra Cyrano De Bergerac e Bella Ciao: la festa in piazza per Gattinoni

"Sono 31 voti, ma non dimentichiamo che ce ne sono anche altri 11.000". È stato accolto tra gli applausi di una folla festosa, in piazza Garibaldi, il neo sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, arrivato in centro pochi minuti prima delle 19 dalla sede della coalizione di centrosinistra in viale Dante.

E nelle sue prime parole ha citato Cyrano De Bergerac, l'autore nominato - quasi a predire quello che sarebbe successo oggi, per sua stessa ammissione - nel suo libro pubblicato durante la campagna elettorale: "È impossibile che da questo movimento non si faccia qualcosa. E questa cosa sarà sempre fonte di stupore per uno sventato che non pensa quanto poco è mancato perché non fosse fatta": questa la frase dell'autore francese con cui ha aperto il suo discorso, con un evidente riferimento alla vittoria agguantata su Peppino Ciresa con uno scarto di preferenze ridotto all'osso.

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"I lecchesi si fidano di noi, lo hanno dimostrato tornando a votare" ha dichiarato con entusiasmo Mauro Gattinoni, esprimendo il desiderio di continuare a dialogare e a mantenere il contatto con i cittadini. "Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato" ha aggiunto, citando in particolare - come "punte" di ciascuna squadra della coalizione - Alfredo Marelli (PD), Alberto Anghileri (Sinistra), Alessio Dossi (Ambientalmente) e Alessandra Durante (Fattore Lecco).

L'ormai ex sindaco Virginio Brivio

Presente in piazza anche l'ex sindaco Virginio Brivio. "La vittoria raggiunta all'ultimo non è un limite alla proposta politica" ha commentato. "Nelle ultime settimane sono state "imbarcate" quelle sensibilità e quelle persone all'apparenza perse, e poi ritrovate lungo il percorso. Quello ottenuto da Mauro è un risultato importante, che racchiude un lavoro di tanti mesi che ha saputo introitare le differenze e trasformarle nella cifra di un impegno amministrativo".

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La festa della coalizione di Mauro Gattinoni e dei suoi sostenitori è proseguita in piazza tra applausi, abbracci e canti (non è mancata Bella Ciao), con le bandiere colorate a ribadire quel messaggio di "cambio di passo" che, al ballottaggio, i lecchesi hanno deciso di appoggiare con il loro voto, "spingendo" l'ex direttore di API sulla poltrona più ambita di palazzo Bovara.
B.P.
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