Lecco, 'mazzette' in Comune: definitive le condanne per tentata concussione per Sorrentino e Castagna

Il geometra Castagna e Francesco Sorrentino in una foto scattata
nell'aprile del 2014, dopo il loro arresto
La condanna irrogata dal collegio giudicante del Tribunale di Lecco a carico dell'odontotecnico Francesco Sorrentino e del tecnico comunale Maurizio Castagna è diventata definitiva.
Nei giorni scorsi la Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi presentati dai difensori, cristallizzando dunque la pena pari a 2 anni e 8 mesi comminata ai due all'esito del processo di primo grado, dopo la conferma della Corte d'Appello di Milano dello scorso anno. Tentata concussione in reato ascritto all'ex consigliere comunale in quota Lega e al geometra di Palazzo Bovara, trascinati a giudizio nell'ambito della vicenda della mazzetta che un lecchese – il signor Marco Rota –  nel 2014 avrebbe fatto pervenire al Castagna per il tramite del Sorrentino e dell'avvocato Giovanni Minervini (uscito di scena patteggiando) al fine di sbloccare una pratica incagliatasi in Municipio. Si tratta dell'ormai arcinota vicenda dei box di via Prà Corvino, edificati sconfinando su terreno demaniale, inghippo alla base del confuso iter amministrativo vagliato in sede giudiziaria, dopo il passaggio di denaro (500 euro per ciascuno) documentato dalla Guardia di Finanza in favore tanto dell'odontotecnico con la passione per la politica – era stato candidato sindaco anche a Calolzio per “Siamo gente comune” - tanto del pubblico dipendente, entrambi chiamati in un primo momento a rispondere del reato di concussione, poi riqualificato all'esito del processo di primo grado.
Si era chiuso invece già ad agosto 2019 il “processo nel processo”, ovvero la questione della confisca allargata dei beni di Sorrentino per la quale si era battuta la Procura, nella persona del sostituto Silvia Zannini titolare del fascicolo. Una battaglia giudiziaria a più riprese, vinta dal pool difensivo del lecchese – gli avvocati Stefano Pelizzari, Valentina Ramella e Luca Stevanato – riuscito così a “salvare” la villa di Malnago del loro assistito e il suo ingente patrimonio minato dalla “pena aggiuntiva” prevista per i condannati per reati come quello in capo all'ex leghista.
Con la pronuncia degli ermellini cala ora invece il sipario sul “caso”, in via definitiva.
Solo un'ultima postilla di cronaca: il geometra Castagna, dopo aver ottenuto in Appello, il reintegro sul posto di lavoro, da qualche mese non figura più nella pianta organica del Comune di Lecco dopo aver rassegnato le proprie dimissioni.
A.M.
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