Lecco perduta/233: quando i municipali giocavano a calcio

C’era una volta una squadra di calcio anche tra i municipali, presso il Comune di Lecco?, chiede un attento lettore. La risposta è si; il lettore ha già anticipato che varrebbe la pena di ricostituirla, considerando l’atmosfera di rinnovamento e di novità che vorrebbe accompagnare la prossima scadenza elettorale ed il successivo mandato.



Partita internazionale Overijse (Belgio) nella città belga;
i lecchesi indossano maglia rossa con piccole righe bianche


Costituita nel tempo libero da dipendenti municipali e da aggregati a vario titolo, non esclusi componenti della civica amministrazione, la squadra non ha mancato di brillare anche in tornei esterni di colleghi, come quello della festa di San Giovanni, a Monza, dove giocò al vecchio Brianteo, ormai 50 anni or sono. E’ stata presente anche su quel ramo del Lario che volge verso Como, dove disputò derby sul terreno di Maslianico. C‘è stato pure un torneo interno, formato con ripartizioni e settori, dove si impose la squadra dei Vigili Urbani, superando la Segreteria ed i Lavori Pubblici. Arbitrò la finale un “fischietto” veramente di lusso: l’arbitro che era stato in serie A, il lecchese Gino Cicardi.



La formazione di Lecco in trasferta a Como


Ma vi sono state anche trasferte internazionali, come quella della cittadina belga di Overijse ed ancora prima partite con i francesi di Macon, gemello di Lecco già nel 1972. Spiccano nelle “colonne” dei municipali il comasco Pierluigi Mascetti ed Enrico Leni, residente ad Asso,ma pilastro della Bellagina, non solo nelle partite casalinghe sul terreno di gioco del Montu nella perla del Lario. E’ giunto qualche volta di rinforzo anche Pasquale Del Giudice, non dimenticato allenatore per una stagione del Calcio Lecco, nazionale con i ferrovieri, ma poi anche un veterano nelle formazioni territoriali e regionali dei “treni” in età sicuramente più che adulta.
Vi è stato anche un attaccante insidioso con il bracciale di capitano, Giuseppe Bonfanti, chiamato il re delle rotonde “francesine”. Era atteso sul terreno di gioco anche l’ing. Giuseppe Rota, uno dei “sei ragazzi”, tale era il nome della formazione che aveva giocato in lontani tornei notturni sul campetto del San Luigi, dell’oratorio di Lecco Basilica. Rota ha preferito rimanere sulla panchina delle riserve o negli spogliatoi.



La formazione singolare con la difesa del sesso forte e con l’attacco ''rosa''

Sono scesi in campo anche assessori e consiglieri comunale e non si può dimenticare Piergiorgio Locatelli, già speranza dell’Aurora San Francesco, in viale Turati. Ha sentito ultimamente il fascino, se non del “fattore campo”, quello di un altro “fattore” che lo potrebbe riportare nel civico consesso presso il palazzo di piazza Diaz.
L’attenzione maggiore per una carrellata di ricordi nelle formazioni municipali del calcio deve essere, comunque, riservata ad una squadra decisamente innovativa, quasi rivoluzionaria: aveva il pacchetto difensivo affidato al sesso forte e quello di attacco riservato alla componente “rosa”. Nella linea attaccante, vi sono da ricordare Stefania, Luisella, Domenica, Nicoletta, Maria Luisa e Lilly. Gli spettatori ai bordi del campo non mancavano di notare marcamenti troppo stretti sulle azioni di calcio d’angolo. L’arbitro sembra che chiudesse un occhio, forse anche due, all’insegna del motto “Finché c’è vita, c’è speranza”.
Chissà se la squadra dei municipali verrà ricostituita. La foto di gruppo ad Overijse con i gemelli belgi, che pubblichiamo con altre, vuole essere un auspicio.
A.B.
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