Sagra delle Sagre alla 55^ edizione: la prima si è tenuta nel 1966
La prima Sagra delle Sagre in Valsassina, voluta dall’ELMA a Pasturo, durò solo due giorni: il 20 e 21 agosto 1966. Era un’edizione ancora sperimentale e ridotta che si tenne nei capannoni della Rusconi Laterizi, lungo il rettilineo di fondovalle verso Introbio. Ebbe subito notevole consenso di imprenditori e di pubblico; in contemporanea alla prima Sagra si disputò il Gran Premio Ciclistico della Valsassina.
Il ministro senatore Tommaso Morlino inaugura una sagra;
si riconoscono nella foto Renato Corbetta, Mario Bonacina e Giulio Selva
Si scrisse, infatti “Fu … Gimondi a tagliare il nastro”. Il campione giunse tutto solo sul traguardo finale di Pasturo con un vantaggio di 1 minuto e 32 secondi su Vito Taccone. I corridori professionisti della Nazionale, guidati da Fiorenzo Magni, erano in ritiro premondiale presso l’Albergo delle Terme di Tartavalle. Venne, così, l’idea a Renato Corbetta di impegnare la Nazionale ciclistica in una prova di circuito sulle strade della Valsassina, dal fondovalle di Pasturo alla salita di Balisio, all’altopiano di Barzio con discesa di nuovo verso il Pioverna. Si disputarono quattro edizioni del Gran Premio Valsassina; nell’albo d’oro dei vincitori, dopo Gimondi, vi sono Panizza, Bitossi e Polidori.
La Sagra 1966 venne inaugurata dal presidente del consiglio di valle e sindaco di Esino Lario, Pietro Pensa, storico personaggio, non solo pubblico amministratore, stimato professionista, ma autore di importanti ricerche storiche. Nella cerimonia inaugurale l’ing. Pensa era affiancato dal regista della Sagra, il presidente dell’ELMA Renato Corbetta, in quel periodo anche assessore sport e turismo del Comune di Lecco.La storica fornace di Pasturo, detta dei Mantovani
Ragazze di Premana con il costume tipico "Morel"
Le cronache della cerimonia inaugurale 1966 riferiscono la presenza del sindaco di Pasturo Pierino Mazzoleni, del sindaco di Introbio Giacomo Dolci e di altri sindaci: Luigi Staffico di Cassina, Alfredo Crippa di Moggio, Leonardo Enicanti di Vendrogno, il vice di Barzio Oreste Ruffinoni, il presidente dell’Azienda Turismo di Barzio Reale Villa. Erano, pure, presenti Lino Cademartori della famosa azienda di Introbio, Millo Merlo, che sarà sindaco di Pasturo nel 1970, Giuseppe Pomoni di Premana, ed altri.C’è da ricordare, fra gli instancabili collaboratori della Sagra delle Sagre sin dalla prima edizione e poi per un lungo periodo nelle successive, il valsassinese Giulio Selva di Introbio, noto cultore di tradizioni locali, ed il lecchese Mario Bonacina, esperto vespista delle prove di regolarità di gran fondo nella formazione coordinata da Giancarlo Colombo ed Attilio Arnaudo.
Il successo della prima edizione portò subito a ripetere l’iniziativa, che si svolse nel vasto prato Pigazzi, di Pasturo, sul fondovalle del Pioverna, ai confini con il territorio municipale di Barzio.
La Sagra delle Sagre è così andata avanti, con immutato successo, con il suo pubblico e con i suoi espositori, sino al traguardo attuale dell’edizione numero 55 nell’area della fornace di Barzio. Sarà aperta ai visitatori, come noto, dall’8 al 16 agosto, dalle 16 alle 23. Il presidente dell’organizzazione Ferdinando Ceresa ha dichiarato: “La Sagra 2020 vuole essere un segnale forte di ripresa per la Valsassina ed un grande messaggio di speranza. La Sara delle Sagre non ha rinunciato ad andare in scena, simbolo di resistenza in un anno difficile, addirittura tragico per il settore fieristico”.
A.B.