Valmadrera: la bottega equosolidale apre dopo il covid19 con tante nuove proposte

La bottega equosolidale ‘Il Mondo al Centro’ di Valmadrera ha riaperto i battenti dopo i mesi di inattività dovuti al covid. E lo fa con le sue proposte rodate da vent’anni ma anche con nuove idee che non mancheranno di riscuotere l’apprezzamento della fidata clientela e, si spera, conquistarne di nuova.

Grazie a tour personalizzati è possibile andare alla scoperta di prodotti del commercio equosolidale che raccontano anche la storia e le usanze di chi le produce: borse intrecciate in foglia di palma dal gruppo di sole donne Arum Dal Makar dell’isola di Bali; tessuti in cotone a stampa Batik Balinesi, parei, ventagli e prelibatezze come tè, caffè, cioccolato… da Occidente, borse in cotone tessuto a mano dalle artigiane dell’Asociaciòn Chajulense Va’l Vaq Quyol, dipartimento di El Quiché, Guatemala.

Ma non solo. Oltre alle nuove proposte il sabato pomeriggio dalle 16 su appuntamento, nel rispetto delle normative di distanziamento sociale anti Covid-19, è possibile degustare alcuni dei prodotti alimentari e scoprire curiosità sulle realtà che producono tutto quello che si trova in bottega. “All’interno dell’associazione di volontariato Centro Farmaceutico Missionario che aiuta da decenni le persone in difficoltà cooperando anche con altre organizzazioni presenti sul territorio si è creato un gruppo di volontari che si occupa di Bottega-Un Mondo al Centro. Siamo passati negli anni dalla gestione e smistamento dei medicinali al riciclo dei materiali e delle cose inutilizzate. All’inizio l’associazione era nata per sostenere i circa 100 missionari che Valmadrera aveva. Adesso l’attività è mutata al passo con il cambiamento nel mondo. Oggi, non ci occupiamo più di medicinali ma di housing sociale, progetti in paesi in via di sviluppo, sgomberi e mercato dei mobili e appunto commercio equosolidale” ha spiegato la volontaria Anna che da circa 40 anni fa parte dell’associazione.

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I mobili che vengono recuperati sono esposti in un deposito e tutte le mattine chi vuole può visionarli ed eventualmente comprarli per dargli una seconda vita. C’è poi il mercatino di vestiti di seconda mano e oggettistica per la casa. Con queste attività si riesce ad aiutare chi non può permettersi di arredare casa da zero. Tutto è a prezzo veramente basso e i più bisognosi possono scegliere di prendere quello che gli serve (stoviglie, giocattoli, accessori per la casa ecc.). Inoltre, tra le attività svolte dal Centro Farmaceutico Missionario c’è anche l’housing sociale: due appartamenti vengono affittati a prezzo molto basso a famiglie con difficoltà sociale e/o economica. I nuclei vengono individuati in collaborazione con i servizi sociali e la caritas parrocchiale. “Io dopo il lavoro mi metto a disposizione del Centro. Per sgomberi e traslochi c’è bisogno di tempo… Siamo circa una dozzina di ragazzi che lavorano a seconda delle necessità. C’è tanto da fare, abbiamo bisogno di nuovi volontari che ci possano dare una mano. Col Centro aiutiamo concretamente le famiglie. Non ci si immagina nemmeno quanta gente ha bisogno e col Centro trova una risposta” ha confidato Marco Invernizzi volontario di 33 anni.

“Ci siamo trasferendo ed allargando in Via Roma 92. Stiamo lavorando con Silea alla creazione di un Centro del Riuso. Cerchiamo veramente di recuperare tutto quello che può essere salvato.” ha aggiunto Fabio Tentori, 22enne volontario. “Ci siamo anche occupati di accoglienza migranti e il rapporto umano che si crea è veramente bello. Si conoscono nuove persone e si fanno nuove amicizie cui non si sarebbe mai pensato. Alcuni tornano ad aiutarci anche quando escono dalla realtà del Centro.” Il commercio equosolidale e la “Bottega. Il Mondo al Centro” si fondano sui valori del rispetto dell’ambiente, sulla qualità della vita dei più emarginati dalla società. Infatti le cooperative rappresentate nel negozio basano il loro lavoro su tecniche di produzione rispettose dell’uomo e della Natura, con i suoi ritmi e dei cicli scanditi dalle stagioni. I progetti vogliono innescare un processo, in piccola scala, di trasformazione e rinascita delle realtà economiche e sociali nelle aree più sperdute del Pianeta. I modelli produttivi sono quindi lontani da quelli europei e si sviluppano per aiutare la popolazione locale a prendere consapevolezza delle proprie possibilità e responsabilità. Sono circa 30 i volontari che si occupano della gestione del negozio mattina e pomeriggio da martedì a sabato dalle 8.45 alle 11.45 e dalle 15.30 alle 18.30. Il lavoro di ricerca e selezione dei prodotti e delle cooperative di commercio equosolidale è affidato ad Elisabetta: “Io mi occupo di trovare realtà diverse che producono oggetti e materiali insoliti da qualsiasi parte del mondo. L’obiettivo è aiutare le piccole comunità con uno sguardo particolare verso le donne per portarle ad un livello sociale che le consenta di sostenere i figli e di vivere in autonomia. Noi cerchiamo di arrivare veramente ovunque: India, Bangladesh, Guatemala, Bolivia e Africa sono alcuni dei luoghi da cui arrivano molti dei nostri tessuti”. Il tour nel negozio serve a far conoscere quello che offre  spiegando ai visitatori i progetti e come sono sostenuti. Elisabetta accompagna le persone e racconta la storia che è dietro ad ogni singolo prodotto: “Abbiamo scialli e stoffe ed ogni pezzo ha il suo percorso. Il tessuto è fondamentale dovunque vai nel mondo: un indiano utilizza un sari, un vietnamita un sarong, a Bali si usa il pareo che viene stampato con la tecnica del batik fatta a mano, i tessuti africani hanno anch’essi origine da Bali in particolare sono i coloni olandesi che hanno portato la tecnica da un continente all’altro. Dall’ America Latina abbiamo cotone, seta e soprattutto lana derivante dell’alpaca. Mentre per l’artigiano le tecniche variano dalle ciotole di cocco che vengono laccate in Vietnam, ai porta lumini in ferro dall’India, piatti di ceramica di Lombok…”. AltroMercato è una delle realtà di commercio equosolidale più grandi d’Italia. Si occupa di selezionare piante di qualità da cui vengono prodotti tè, infusi e tisane in varie parti del mondo. La cooperativa basa la sua filosofia sulla qualità e il rispetto per l’ambiente e per le comunità locali. Ogni prodotto viene lavorato e confezionato nel luogo d’origine garantendo la qualità. Biodiversità è la parola chiave: i produttori operano in Bolivia, Brasile, Kenya, Sri Lanka e SudAfrica.

Nella “Bottega-Il Mondo al Centro” molti dei prodotti alimentari vengono gestiti da AltroMercato che basa la filiera di produzione sullo sviluppo sostenibile. Presente anche EquoMercato di Cantù, che importa dal Messico vari cosmetici ed alimentari che permettono ai laboratori di Manantial de Las Flores di crescere sempre di più. In Bangladesh prende vita la produzione di ceste di juta create da donne che stanno diventando col tempo artigiane grazie al progetto sociale BaSe che le aiuta ad acquistare maggiore autonomia. E’ fondamentale che clienti e fornitori abbiamo gli stessi valori ed obiettivi, solo un insieme di relazioni di questo tipo può creare una comunità che sappia basarsi su un modello d’impresa ecologica e sostenibile nel tempo. Proseguendo nel tour si trovano anche gli alimenti biologici di Cooperativa MadreTerra di Rimini, i prodotti per la cura del corpo realizzati in armonia con l’ambiente di NaturaCollection, i quaderni e libricini in carta di sterco di elefante di Cosedell’AltroMondo Onlus per combattere la caccia a questo animali che avviene in Sri Lanka, gli oggetti di LittleHands che importa in Italia giochi, gioielli e piccoli oggetti di materiale riciclato in Colombia e Africa…manufatti in legno, ventagli, borse e borsette, cavatappi e tanto altro.

Insomma tante idee regalo ma anche di uso quotidiano, originali, belle e di qualità e che, con il loro fine sociale, possono fare la differenza per il futuro di tanti.
C.Ca.
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