Lecco: dopo quasi 18 ore in acqua, Andrea Oriana completa la sua traversata a nuoto da Colico

Nuova impresa per Andrea Oriana. Con un ritardo di quasi cinque ore sulla tabella di marcia - a causa del vento e delle correnti contrarie - intorno alle 15.15 di oggi il celebre nuotatore lecchese è approdato sul lungolago, nei pressi del Monumento ai Caduti, dopo una grande, adrenalinica traversata notturna di 43 chilometri partita alle 21.30 di ieri da Colico.




La rotta ha toccato le località di Domaso, Dongo e Bellagio, dove l'atleta è arrivato all'alba, per poi dirigersi verso la zona di Mandello del Lario. Una sfida incredibile, di quasi diciotto ore, costellata da numerose difficoltà dovute alle raffiche di vento che, già durante la notte, hanno cominciato a soffiare in direzione contraria alle sue vigorose bracciate; una sfida che, nonostante tutto, Andrea Oriana è riuscito a vincere, in una lotta continua contro l'acqua e, soprattutto, contro i suoi limiti, fisici e mentali.  

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Dopo la pausa forzata durante il periodo del lockdown, il nuotatore era tornato a tuffarsi per affrontare l'ennesima impresa già lo scorso 27 giugno, per un'altra traversata no stop di 38 chilometri, sempre da un vertice all'altro del "suo" lago ma in quel caso con partenza da Lecco: l'obiettivo era quello di allenarsi per provare un nuovo "assalto" alla Manica tra la fine di agosto e l'inizio di settembre (dopo i primi tentativi nel 2018 e 2019), omaggiando nel contempo le vittime del Coronavirus e Nicola Callone, figlio di Leo, il "Caimano del Lario", scomparso vent'anni fa.




Leo Callone e Andrea Oriana

Quest'oggi il "bis", riuscito: dopo aver sfidato le correnti e l'acqua fredda, sempre senza muta, il 47enne campione di nuoto e olimpionico - già primatista italiano delfino e ora allenatore - è infatti arrivato a Lecco tra gli applausi dei presenti, nonché degli immancabili componenti del suo team, dello stesso Leo Callone e di Antonio Rossi, che lo hanno "scortato" nel tratto finale (il primo - 75 anni - a nuoto, il secondo in canoa insieme ad altre quattro persone). A fare il tifo per lui anche la figlia Camilla e la compagna Simona, che lo ha raggiunto in acqua nelle ultime centinaia di metri per accompagnarlo nello sprint finale. "Non ha mai mollato, nemmeno per un secondo" ha confermato la fidanzata, che lo ha seguito "a distanza" per tutta la notte.




Andrea Oriana con la figlia Camilla



"Ho avuto più di otto ore di corrente contraria, per cui penso di aver superato i 50 chilometri" ha commentato all'arrivo Andrea Oriana, quasi incredulo dell'impresa compiuta. "Non pensavo proprio di restare in acqua diciotto ore, avevo calcolato tredici al massimo, non so ancora come ho fatto: vedremo come andrà nella Manica, ma sono ottimista. Quello di oggi è stato un ottimo allenamento, quindi ho le possibilità per fare bene. E' stata una grande avventura, gli uomini della Guardia Costiera mi hanno seguito per tutta la notte come angeli custodi: il momento più difficile è stato quando, tra Menaggio e Bellagio, ho impiegato più di due ore per fare tre chilometri, in sostanza ero quasi fermo. Superato quell'ostacolo, da lì in poi ho stretto i denti, perché volevo farcela a tutti i costi: sapevo che la testa avrebbe fatto di più delle gambe".
Prossimo appuntamento, dunque, la Manica. "Non c'è due senza tre, voglio provarci fino in fondo".

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B.P.
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