Margno: nel cuore della notte la fine dei piccoli Elena e Diego, fratelli gemelli uccisi dal papà che si è poi suicidato
La mattanza si è consumata in piena notte. Sarà l'esame tossicologico disposto della procura, nella persona del sostituto Andrea Figoni, congiuntamente all'autopsia, a stabilire se, quantomeno, una forma di sedazione abbia accompagnato alla morte Elena e Diego, 12 anni soltanto. Lei, dalle prime risultanze sulle salme, con gli accertamenti affidati all'anatomopatologo Paolo Tricomi affiancato dai carabinieri “della scientifica” del comando provinciale, sarebbe stata strangolata. Lui, il suo gemello, la sua metà in azzurro in una vita, brevissima, vissuta in simbiosi, sarebbe stato invece soffocato.
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Le tre, all'incirca, l'ora di un duplice assassinio che ha lasciato interdette due comunità. Quella di Margno, dove l'infanticidio si è consumato e quella di Gessate dove la famiglia Bressi viveva. Con strascico anche a Cremeno dove papà Mario, impiegato, autore di un'azione tanto deprecabile, ha poi scelto di farla finita, gettandosi dal Ponte della Vittoria, non prima di aver pubblicato su Instagram una foto con i bambini e la scritta "con i miei ragazzi, sempre insieme".
Mario Bressi con Diego e Elena
Si è svegliata con il volo di due elicotteri “sopra la testa”, quest'oggi la Valsassina. Inutile in entrambi i casi le uscite, come pure le corse delle ambulanze, con un equipaggio inviato per l'appunto a Cremeno ed un altro – prima, intorno alle 8 – al piazzale della funivia di Margno sul quale, alle spalle dell'albergo Larice, si affaccia la villetta bifamigliare in stile “montano” tra le cui mura Elena e Diego hanno perso la vita. Solo ieri sera giocavano felici nel giardinetto antistante l'appartamento al pian terreno, dove da oltre 40 anni trascorrono le vacanze i loro nonni e dove, con papà Mario, i due bambini erano arrivati – come già in passato – da qualche giorno, in questo primo scampolo di ferie estive, dopo mesi di isolamento, senza la scuola, senza il calcio per Diego e i pattini per Elena, senza le gite di famiglia documentate con un sacco di belle fotografie.
L'abitazione di Margno
Questa mattina, le urla di mamma Daniela Fumagalli, 45 anni come il marito, hanno tirato giù dal letto i vicini che, già alle tre di notte – come raccontato dall'occupante dell'appartamento al primo piano – effettivamente avevano sentito dei rumori anomali. Ricevuto un messaggio da Mario che – con ogni probabilità – le annunciava le proprie intenzioni, chiosando un qualcosa come “non rivedrai più i tuoi figli” - la donna si è precipitata a Margno, senza però riuscire a svegliare i suoi due bambini, già esanimi da ore. All'origine della tragedia, forse, i sentori di una separazione ormai imminente con Bressi contattato dal legale al quale la consorte si era rivolta.
“Abitavano in paese quindi li conoscevo ma non posso affermare che fosse una approfondita conoscenza – dice il sindaco di Gessate Lucia Mantegazza - Ho appreso la notizia da terzi e sono profondamente turbata. Mi hanno detto che c’erano dei problemi in famiglia, ma è una circostanza della quale non ho informazioni dirette e quindi non mi sento di fare commenti su cose per sentito dire. In questo momento provo solo sgomento e dolore. Non voglio fare speculazioni. Come nemmeno i miei concittadini”. Elena e Diego con mamma e papà vivevano in via Glassiate, frazione Cascina Bellana.
Prima della fissazione delle esequie bisognerà aspettare l'esito dell'esame autoptico disposto. Sotto sigilli l'appartamento di Margno.