La protezione civile chiama a raccolta coi nuovi corsi online

La resistenza al Coronavirus nella fase più intensa ha visto in campo all’interno degli ospedali figure professionali, dai medici agli infermieri e agli operatori sanitari. All’esterno, a supporto dei territori, si sono distinti i volontari che hanno messo al servizio la propria disponibilità per ovviare alle esigenze delle fasce più colpite dagli effetti della pandemia. Servivano consegne a domicilio della spesa, dei pacchi alimentari, dei farmaci, delle mascherine. I cosiddetti generi di prima necessità. Poi i Comuni hanno avuto bisogno di persone che controllassero gli accessi ai luoghi pubblici verificando la temperatura corporea. Per queste e altre attività un contributo fondamentale è stato fornito dai Gruppi e dalle associazioni di Protezione civile. Una presenza costante prima e durante l’emergenza sanitaria, ma che negli ultimi mesi è stata più visibile agli occhi dei cittadini. Di solito le tute gialle sono abituate ad operare in attività di prevenzione – nel Meratese numerosi sono gli interventi sugli argini del torrente Molgora – e in scenari di rischio, dunque ambienti e situazioni poco frequentati dagli sguardi comuni.
Dall’esempio dei volontari di Protezione civile, in molti hanno chiesto di entrare nelle realtà di PC presenti sui propri territori. Nel momento di massima allerta Covid-19, gli aspiranti non hanno potuto collaborare attivamente. È obbligatoria infatti la frequenza di un corso base. Solitamente si svolge in una sede fisica. Ma oggi, per le misure di contenimento del contagio, ciò non è possibile.
La Protezione civile sfrutterà appieno una piattaforma digitale di Regione Lombardia per la formazione a distanza (FAD) dei volontari di PC. È stata sviluppata dalla Fondazione Politecnico di Milano, impostandola su sette moduli di lezioni, ed è già stata sperimentata nel 2019 (primo caso in Italia). Era dunque stata ideata ben prima dello scoppio dell’epidemia, ma in questo periodo è diventata più utile che mai. I frequentanti del corso in modalità e-learning potranno rivolgersi a un tutor, disponibile online per ogni dubbio e richiesta. Seguirà anche una breve parte pratica “sul campo”. Superato il corso, i frequentanti riceveranno un attestato e potranno così entrare a far parte di un gruppo o di una associazione ed essere volontari a tutti gli effetti.
Le attività di Protezione civile si fondano su quattro parole chiave: prevedere, prevenire, soccorrere e ripristinare. Il tutto garantendo la sicurezza dei volontari. Il servizio formativo multimediale introduce queste azioni, oltre a spiegare il meccanismo di funzionamento del sistema operativo della PC e ad illustrare i rami di specializzazione dei volontari.
In Provincia di Lecco sono cinquanta i gruppi o le associazioni di Protezione civile. In queste settimane stanno raccogliendo le richieste di interessamento alla frequenza del corso base, per poi inviare le domande alla sezione provinciale e regionale. Chi fosse interessato o incuriosito può rivolgersi alla realtà più vicina al proprio territorio.
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