Imprenditori pigri? L'onorevole Lupi porta in Aula il territorio e il caso 'Brianzatende'

L'operosità della Brianza sbarca in Parlamento. Ad elevare il nostro territorio ad esempio per confutare delle recente affermazioni del presidente dell'Inps è stato l'onorevole Maurizio Lupi che, rivolgendosi direttamente al premier Giuseppe Conte, ha citato un caso concreto di imprenditore vistosi costretto dalle conseguenze dell'emergenza sanitaria causata dal coronavirus a mettere in cassa integrazione - "con le lacrime agli occhi" - i propri dipendenti, anticipando di tasca propria quanto spettante loro, proprio per non dover attendere le lungaggini della burocrazia italica.

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"Il presidente dell'INPS ha detto che il 50% delle imprese italiane sono pigre perchè scelgono la cassa integrazione e di appoggiarsi allo Stato. Andiamo io e lei e portiamo il presidente dell'INPS in Brianza. Gli facciamo incontrare Radaelli, da 52 imprenditore che ha una fabbrica di tende. Tre mesi fa ha preso i suoi operai e con le lacrime agli occhi ha detto "io devo mettervi in cassa integrazione. Ma ho le lacrime agli occhi perchè non l'ho mai fatto in questi 52 anni". Ebbene, da tre mesi questi lavoratori aspettano la cassa. E sa chi l'ha anticipata loro? Il signor Radaelli. Perchè questo è l'imprenditore italiano. Questa è la nostra forza" ha sostenuto nel suo intervento Lupi, citando Brianzatende, realtà da 200 dipendenti con punti vendita a Garlate, Monza, Giussano, Lesmo, Almè, Milano e Trezzano sul Naviglio.
Uno spezzone che è subito diventato virale grazie a Konrad il Brianzolo che ha rilanciato il discorso dell'onorevole e l'invito rivolto al presidente Conte di venire tra lecchese e monzese, al grido di un più che chiaro "fanàiman", vero leitmotiv dei piccoli e grandi imprenditori di questo territorio.
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