In viaggio a tempo indeterminato/132: i Maya avevano sbagliato

Avevano sbagliato a fare i conti.
Un piccolo errore di “soli” 8 anni.
È notizia degli ultimi giorni che la profezia Maya, quella che prevedeva la fine del mondo come lo conosciamo ora, non si riferiva in realtà al giorno 21 Dicembre 2012, ma al 21 Giugno 2020.
Un errore nella stesura del calendario gregoriano, che nel 1582 è andato a sostituire quello giuliano, avrebbe alterato il conteggio dei giorni.



Insomma, pensavamo di essercela scampata quel freddo inverno del 2012 e invece, ecco che un sedicente scienziato se ne esce su Twitter e dice al mondo che domenica finisce tutto.
Sì, su Twitter il social dell’uccellino azzurro, tanto caro agli americani e a quanto pare una fonte attendibilissima dato che viene spesso usato anche dal presidente USA per rilasciare dichiarazioni.
Dopo il tweet lo scienziato ha cancellato il suo account ed è sparito da tutti i social network. Ormai, però, il danno era fatto e la notizia ha iniziato a circolare in rete, venendo poi ripresa da alcuni quotidiani importanti.
Ultimamente ce ne stiamo accorgendo sempre più che i social stanno acquisendo un ruolo fondamentale nel dare informazioni.
Da quando siamo bloccati qui in Messico, ad esempio, per trovare notizie su aperture confini, restrizioni, situazione voli e tutto ciò che riguarda il Covid, facciamo affidamento ai gruppi Facebook.
C’è il gruppo degli italiani in Messico, quello dei viaggiatori sulla Panamericana e persino quello del paesino “Que todo Bacalar se entere” anche se quest’ultimo è piuttosto inutile, a meno che non si stia cercando chi vende pollo fritto o amache fatte a mano.
Dopo aver letto i post su questi gruppi, io e Paolo ci guardiamo e il 99% delle volte ci chiediamo “ok, ma non c’è una fonte attendibile?”
E il problema è che spesso per trovarla quella fonte attendibile devi fare ricerche su ricerche, aprire siti diversi, perdere molto più tempo di quello che richiede leggere un post su Facebook.
Ed ecco, quindi, che anche una profezia sulla fine del mondo passa prima dai social e da lì diventa poi fonte per discussioni e articoli.
Certo non succede a tutte le notizie perché di fantascienza, ribattezzata fake news, il web ne è pieno.
In questo caso, però, ci sono alcuni elementi che la rendono più “credibile”.
Prima il fatto che sia un fantomatico scienziato a parlarne.
Poi il fatto che vengano chiamati in causa i Maya che già in qualche occasione avevano predetto eventi poi avveratisi.
E poi beh, a vedere quello che sta succedendo quest’anno, tra incendi e pandemie globali, viene il dubbio che magari la data stavolta sia quella giusta
Se ci aggiungiamo anche il detto “anno bisesto, anno funesto”...



Ok, antiche profezie e social network non sembra abbiano proprio molto in comune.
Ma dato che ci troviamo proprio nella terra dei Maya non possiamo non parlarne.
I Maya, infatti, si erano stanziati nella penisola dello Yucatan dove stiamo passando noi la quarantena che ormai è diventata una “novantena”.
Attenti osservatori dei corpi celesti, i Maya avevano già capito il comportamento degli astri e dei pianeti molti secoli prima che la scienza li verificasse.
I sacerdoti guardavano il cielo ad occhio nudo e lo studiavano, non per fini scientifici ma per prevedere il futuro.
Analizzavano i cicli del passato per formulare delle profezie.
Erano convinti, infatti, che eventi simili si sarebbe verificati in futuro, quando sarebbero apparse le stesse condizioni astronomiche.
Per questo facevano osservazioni attente e registravano le eclissi del sole e della luna, così come i movimenti di Venere e delle stelle.
Insomma, i Maya hanno sempre avuto una certa credibilità in fatto di previsioni ed è per questo che le loro profezie hanno sempre suscitato un certo interesse.
In questo caso specifico, il 21/12/12, diventato a quanto pare 21/06/20, indicherebbe la data di fine del calendario Maya.
Molte interpretazioni di natura New Age avevano collegato questa data a due diversi scenari possibili: la fine del mondo oppure l’inizio di una nuova era fatta di pace ed evoluzione spirituale.
In realtà, gli studiosi delle popolazioni Maya hanno sempre negato entrambe le ipotesi.
La fine di un ciclo del calendario era, infatti, interpretata dai Maya semplicemente come occasione di grandi celebrazioni per festeggiare l'inizio di una nuova epoca.
Insomma, siccome il mondo potrebbe finire tra pochi giorni e siamo lontani km e km da casa, vi chiediamo di mangiarvi due piatti di pizzoccheri anche per noi e magari un po’ di polenta che non si sa mai.
Noi intanto andiamo a combattere le nuvole di zanzare che da qualche giorno non ci lasciano uscire dalla stanza... che sia un segno della profezia anche quello?!?
Angela e Paolo
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.