Lecco perduta/220: i tempi del Giro Vespistico delle Grigne

La stampa nazionale ha pubblicato la notizia che era stata “respinta” la registrazione di uno scooter che, maldestramente, aveva tentato di copiare il design Vespa della Piaggio, icona di stile del ’46, marchio d’eleganza celebrato in tutto il mondo. I commenti della stampa sulla notizia aggiungevano “che era l’anno 1946 quando l’imprenditore Enrico Piaggio ed il geniale progettista Corradino D’Ascagno lanciavano sul mercato un piccolo e bizzarro veicolo a due ruote: doveva essere chiamato Paperino ma, il ronzio e la forma snella ne cambiarono la denominazione in “Vespa”, diventando un simbolo del boom economico che sarebbe esploso intorno agli anni ’60.



Un posto di controllo in viale Eremo del Giro Vespistico delle Grigne


La città di Lecco ha avuto uno dei primi Vespa Club d’Italia, tanto che, nel marzo 1966, nel corso dell’annuale assemblea del Vespa Club Lecco, nel salone di via Cairoli dell’Unione Commercianti, si procedeva alla premiazione dei pionieri del vespismo lecchese. Era il presidente Giancarlo Colombo che premiava i fondatori, ricordando Pierino Tentorio, Carlo Bonzi, Giuseppe Colombo ed Attilio Arnaudo “questo ultimo ancora validamente sulla breccia”. Nel corso dell’assemblea venne proiettato un documentario girato in occasione del Giro Vespistico delle Grigne dovuto alle riprese ed alla regia di Alfredo Casati, cine amatore nel tempo libero. La votazione per il innovo del Consiglio Direttivo confermava Giancarlo Colombo alla presidenza, con, nel consiglio, sostenitori del piccolo scope, come Angelo, Carlo e Nino Bonomi, Cesare Pizzi, Cesare Tavola, Luigi Spinelli e Giuseppe Tentorio.



La premiazione ai Piani Resinelli del Giro Vespistico delle Grigna


Il Giro Vespistico delle Grigne è stata una classica di regolarità organizzata dal Vespa Club Lecco, che partiva dalla città manzoniana per raggiungere le alte valli tra Premana e Pagnona, anche su strade non scorrevoli, per concludersi, solitamente, ai Piani Resinelli. C’era il supporto tecnico del concessionario Vespa del territorio lecchese, Angelo Bonomi, con garage nella centralissima via Cavour e poi in via Trieste.
Un “raduno” per ricordare la Vespa si è svolto nel giugno 2006, promosso dal “Vespa Cafè” di via Adamello, in quartiere San Giovanni, voluto dalla titolare del locale Lucia Sorgente. Si ricordò in quell’occasione anche un vespista più volte alla ribalta nel Giro delle Grigne, da poco scomparso, Mario Bonacina, lecchese del centro, classe 1936, in evidenza nelle prove di regolarità, ma anche nelle gimkane.Lo sciame festoso di Vespe, partendo da viale Adamello, raggiunse i Piani Resinelli, ricordando il traguardo del giro delle Grigne. Vennero menzionati in quell’occasione  due autentiche colonne del Vespa Club Lecco, anche loro scomparsi, Attilio Arnaudo e Cesare Pizzi.


Alcuni partecipanti al raduno Vespa del 2006

E’ stato un raduno che ebbe il merito di rammentare un fenomeno di costume come il famoso film “Vacanze romane” del 1953, con le star Gregory Peck ed Audrey Hepburn in sella ad una Vespa nelle piazze ed anche nei vicoli trasteverini della capitale. Qualcuno disse che la Vespa del dopoguerra ’45 era stata un simbolo del made in Italy nel mondo, appena un passo alle spalle della famosa pizza napoletana.
A.B.
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