Calolzio: 96 decessi nelle tre parrocchie d'Unità pastorale da inizio anno. In centro a marzo un morto al giorno. Tutti i nomi

Molti di loro non hanno avuto nemmeno un funerale, venendo seppelliti alla presenza dei famigliari più stretti, senza neppur l'annuncio della dipartita, senza le epigrafi affisse alle bacheche sparse per il paese. Chi di loro è stato portato via dal coronavirus è poi diventato un mero numero da inserire nelle fredde statistiche delle vittime comune per comune. Eppure hanno volti, storie, affetti. Ripercorrere i loro nomi, pubblicati uno dopo l'altro sul notiziario dell'Unità Pastorale, ce lo ricorda, restituendo a questi defunti, mancati tra il primo gennaio e la fine di maggio, in prevelenza durante le dure settimane del #restateacasa, una propria dignità.
Le comunità di Calolzio centro, Foppenico e Sala, come tante altre del territorio, hanno reso pubblica l'anagrafe parrocchiale, dando così un'identità a quelle agonie suonate con inquietante ritmo tra fine febbraio ed aprile. Marzo, neanche a dirlo, il mese più nero con 31 decessi solo a Calolzio (uno al giorno, banalizzando), 9 a Sala e 6 nella più piccola Foppenico che registra anche l'età media più bassa (78 anni) tra i suoi 16 morti da inizio 2020. 63 in totale quelli del centro, con 8 lutti a febbraio e 15 ad aprile, per una media di 84 anni e 17 quelli della parrocchia di don Luca con una media di 81 anni. Quasi 100 addii, in 5 mesi. Nella sola Unità Pastorale.

PARROCCHIA DI SALA:

 

PARROCCHIA DI FOPPENICO: