Lecco: dopo 10 mesi 'confermato' il ponteggio su via Volta in attesa di metter mano a Villa Locatelli
Da 10 mesi fa parte dell'arredo urbano di via Volta e per un altro anno rischia di rimanere lì: il ponteggio posto a protezione di chi transita sulla pubblica strada ai piedi di Villa Locatelli è destinato a restare. Ancora un po', per lo meno.
Il ponteggio su via Volta
Era il 14 maggio 2019 quando una piccola porzione di cornicione si staccò dall'immobile sede della Pronvincia di Lecco, facendo scattare un monitoraggio urgente a seguito del quale risultò evidente il problema esteso in più punti lungo tutto il perimetro del caseggiato. Da qui la decisione di posizionare delle transenne nel cortile interno a protezione di chi deve accedere agli uffici nonché di montare il ponteggio (con tanto di reti rosse da cantiere) sul fronte strada a tutela della pubblica incolumità, in presenza, tra l'altro, neanche a farlo apposta, di una fermata del servizio di trasporto urbano proprio a ridosso della Villa. Il tutto "nelle more della definizione della tipologia di interventi da attuarsi" per ammodernare l'edificio.
"Considerato che nell'anno trascorso non è stato possibile reperire le disponibilità di Bilancio atte a consentire l'avvio dei necessari interventi di straordinaria manutenzione della copertura, delle gronde e delle facciate" il dirigente Angelo Valsecchi ha autorizzato, nei giorni scorsi, la proroga dell'affitto del ponteggio corrispondendo a una impresa di Mandello ulteriori 2.781,60 euro in aggiunta ai 4.300 già spesi per la posa e i primi 10 mesi.
Ma quale futuro attende la Villa? Tolta dai beni alienabili - dopo essere stata inserita provocatoriamente e per esigenze di bilancio negli anni dei tagli che hanno soffocato le province - la "dimora" potrebbe forse beneficiare delle risorse messe a disposizione dalla Regione per il potenziamento dei centri per l'impiego. Un milione la cifra assegnata per investimenti a tale scopo, anche se al momento l'operazione è ancora tutta da delineare. E per la verità manca anche il personale aggiuntivo ipotizzato per Lecco, al quale dare poi una sistemazione dignitosa.