In viaggio a tempo indeterminato/126: gli italiani in Messico

Come va nel futuro? Come si sta?
Domanda strana, lo so. Ma ormai da quando è scoppiata questa pandemia noi ci sentiamo un po’ indietro nel tempo, o meglio indietro rispetto all’Italia.
No, non mi riferisco alle 7 ore di fuso orario che ci sono.
Era già strano prima di tutto questo, quando chiamavo mia mamma e lei stava preparando la cena mentre noi ancora non pensavamo al pranzo.
Oppure augurare la buonanotte quando qui ancora non si erano sentiti i bip bip bip del panettiere in bicicletta che passa all’ora della merenda.
Bei tempi quando ci sentivamo indietro solo di quelle 7 ore.
Adesso, invece, quando chiamiamo in Italia vediamo il futuro. E’ come se avessimo un’anteprima, uno spoiler di quello che succederà nelle prossime puntate.
Noi siamo ancora negli episodi della prima stagione, quelli in cui si sta iniziando a capire che la situazione sarà molto peggio del previsto. Voi, invece, siete già nella seconda parte quella in cui si inizia ad intravedere la svolta finale.
Ovviamente tutto questo ci manda ancora più in confusione del solito e capire che giorno sia, sta diventando un’impresa epica.
Prima del virus, avevamo lo stesso problema con la differenza che ogni giornata era talmente particolare, unica, diversa da non farci più caso se fosse Lunedì, Giovedì o Domenica.
Adesso, invece, abbiamo il problema opposto… tutto le giornate sono uguali, o quasi!


E per restare in tema tempo, è proprio quello che adesso ci spaventa di più o meglio il non sapere per quanto tempo dovremo rimanere qui fermi ad aspettare.
La situazione messicana è poco chiara. Mentre negli altri Paesi la chiusura dei confini e le misure restrittive si sono messe in atto molto tempo fa, qui si è andati decisamente più con calma.
Diciamo che non si sono smentiti e hanno portato avanti la loro “filosofia dell’ahorita”.
Ahorita una parola che indica un lasso di tempo che va da adesso ai prossimi mille anni e che i messicani usano praticamente ogni volta che danno un appuntamento.
Ecco, abbiamo paura che anche il nostro futuro sia legato all’ahorita.
Siamo però fortunati, perché abbiamo uno spazio molto bello dove stare e non abbiamo nessuna particolare esigenza/necessità di spostarci.
Lo stesso, però, non si può dire degli altri italiani bloccati in Messico.


Sarebbero più di 450 quelli che hanno risposto al questionario proposto dell’ambasciata italiana in Messico per censire il numero di connazionali nel Paese.
Alcuni, come noi, sono in attesa che la situazione si sblocchi.
Altri, invece, hanno la reale necessità di tornare in Italia, pensiamo agli anziani, persone con particolari malattie, oppure alle famiglie con bambini.
Alcune delle loro storie le abbiamo lette su un gruppo Facebook creato proprio per questa situazione.
A gran voce tutti chiedono l’intervento della Farnesina in questa difficile situazione.
Non pretendono voli pagati o chissà cosa di assurdo, ma solo voli garantiti a prezzi accettabili.
Purtroppo nelle ultime settimane non ci sono state risposte o suggerimenti validi per chi volesse rientrare. I voli per raggiungere il nostro Paese, quando c’erano, prevedevano 2/3 scali con il rischio di rimanere bloccati in un aeroporto di transito per chissà quanto tempo.
Inoltre, molte persone che nell’ultimo mese avevano acquistato biglietti aerei, se li sono visti cancellare, senza possibilità di ottenere rimborsi.
Nei giorni scorsi però, un’agenzia viaggi messicana, in accordo con la compagnia aerea Blue Panorama, è riuscita ad organizzare un volo Cancun – Roma Fiumicino – Milano Malpensa.
Tutto bene, il morale nel gruppo Facebook sembrava alle stelle...finché non si è saputo il prezzo: 1300 euro.
Calcolando che in un periodo normale un volo andata e ritorno Italia - Messico costa in media 700 euro, che vuol dire 350 euro a tratta, ecco svelato l’inghippo.
Il volo sarebbe costato almeno 4 volte tanto.
Senza considerare che, per motivi di sicurezza, i posti disponibili sarebbero stati solo 132, quindi un numero decisamente inferiore rispetto a quello degli italiani bloccati.
I biglietti sono ovviamente andati a ruba nel giro di poche ore dalla messa in vendita.
Le persone rimaste a terra, arrabbiate e con la sensazione di essere prese in giro, hanno chiesto spiegazioni all’ambasciata che in realtà non ha aggiunto molto a quanto già si sapeva.
Per ora l’Italia non ha in programma voli per i connazionali, a differenza di altri Stati che, usando i fondi europei, stanno riportando a casa i loro cittadini.
Intanto oggi, Mercoledì 6 Maggio, quel volo organizzato dall’agenzia viaggi messicana sta per decollare da Cancun e finalmente alcuni italiani potranno fare ritorno.

Un abbraccio
Angela e Paolo
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