E' morto lo scrittore cileno Luis Sepúlveda, dal 2015 era cittadino onorario di Lecco
Il Coronavirus ha fatto anche una vittima illustre. È venuto a mancare nelle scorse ore lo scrittore cileno Luis Sepúlveda, ricoverato da fine febbraio in ospedale a Oviedo dopo aver contratto l’infezione. Nato a Ovalle nel 1949 e residente a Gijón nelle Asturie dal 1997, l’autore de “La gabbianella e il gatto” era legato indissolubilmente anche a Lecco, che nel 2015, dopo averlo riconosciuto come vincitore del “Premio Letterario alla carriera Alessandro Manzoni”, gli aveva conferito la cittadinanza onoraria.

Luis Sepúlveda a Lecco nel 2015
“Sono onorato di ricevere il premio che porta il nome di Alessandro Manzoni, colui che ha rivoluzionato la letteratura italiana ed in parte europea rompendo con la tradizione e iniziando a scrivere dal punto di vista della gente comune”: queste le parole con cui Sepúlveda, al Teatro alla Società, aveva espresso il suo sincero orgoglio per il riconoscimento ricevuto, ennesimo omaggio a una lunga carriera di scrittore, giornalista, sceneggiatore e regista.

Lo scrittore con il sindaco Virginio Brivio per la firma della cittadinanza onoraria
Luis Sepúlveda aveva lasciato il Cile dopo l’incarcerazione subita da parte del regime di Augusto Pinochet, dopo aver trascorso anche un periodo al fianco del presidente Salvador Allende, come sua guardia personale. Nelle scorse settimane anche sua moglie, la poetessa Carmen Yáñez di 66 anni, era stata ricoverata in ospedale con sintomi sospetti, ma da qualche giorno era risultata negativa ai test.
