In viaggio a tempo indeterminato/118: per riderci su...

In queste giornate è difficile essere spensierati e parlare di viaggi come tutti gli altri giorni. Abbiamo la testa e il cuore lì in Italia, con le nostre famiglie e amici che vivono in quelle zone. Allo stesso tempo, però, cerchiamo informazioni sulla situazione qui in Messico per capire come si evolveranno le cose. Molti Paesi stanno chiudendo gli accessi a chi ha passaporto italiano, indipendentemente dal fatto che si sia passati o meno dall’Italia.
Così se da un lato siamo fortunati a essere in un Paese dove per ora si sono registrati solo 6 contagi, dall’altro siamo un po’ in un limbo. Se dovesse succedere qualcosa non potremmo tornare, ma nemmeno continuare il nostro viaggio. Una situazione delicata per tutti. Qui in Messico, però, sembrano essere tutti piuttosto sereni. La TV e i giornali parlano costantemente di questa epidemia ma per ora i messicani la stanno affrontando decisamente a modo loro: ridendoci su.



Non potevamo aspettarci altro, d’altronde, da un Paese che “ride in faccia alla morte”. C’è un detto messicano che recita: “Siccome la morte sorride a tutti, mandale un bel sorriso di ricambio. La vita, di fronte a lei, è ancora più preziosa.”
La cultura messicana immagina, infatti, il regno dei morti come un mondo allegro e colorato, pieno di gioia. Un aldilà spiritoso e giocoso in cui i morti si divertono, fanno festa, suonano e cantano. Questa visione positiva deriva dagli Aztechi che vedevano nella morte un modo per migliorare la propria condizione.
Oggi, una delle feste più importanti celebrate in Messico è proprio il Dia de los Muertos 31 ottobre/1 novembre, quando i defunti tornano a trovare i propri cari. Le famiglie si riuniscono, a volte anche nei cimiteri, e organizzano banchetti con tutti i cibi e le bibite che piacevano ai defunti. C’è la musica dei mariachi, la gente balla, si ride, ci sono i colori.
Qualcosa di difficile da capire e anche solo immaginare, per noi che siamo abituati a interpretare la morte con un’accezione soltanto negativa.



Ed è con questa filosofia che i messicani affrontano qualunque situazione, Coronavirus compreso. Si sono infatti inventati una canzone pop chiamata “El Coronavirus”. Questa hit rientra a tutto diritto nelle canzoni trash che il mondo ha prodotto.
Ma è pur sempre un modo per alleggerire un po’ una situazione molto seria e speriamo faccia sorridere anche voi. Non ci sono stati grandissimi investimenti dietro questa opera musicale, infatti il video è stato girato in mezzo alla strada con tanto di motorini e macchine che passano sullo sfondo, mentre la band al completo suona.
“L’intero mondo sta parlando di un parente del chikungunya (una malattia causata dalla puntura delle zanzare e diffusa, oltre che in Asia, in California e Messico). E’ una rara e strana malattia che sta colpendo in molte città” inizia così la canzone. E appena la senti, per qualche strano motivo inspiegabile alla scienza, inizi a muovere la testa, tenere il ritmo e ascoltarla per capire fino a che punto si può spingere in basso.
Ma il momento migliore arriva con il ritornello cantato dai musicisti tenendo in mano una birra... Corona appunto!
Come tutti i grandi capolavori della musica, la canzone si chiude con un messaggio di augurio: “Fate attenzione amici di tutto il mondo”.
Vi lasciamo il link se volete ascoltare questa hit, sperando di riuscire a stapparvi una risata durante queste giornate buie.

Un abbraccio a tutti
Angela e Paolo
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