In viaggio a tempo indeterminato/114: dormire in un ex bordello

Il nostro personale elenco di “posti strani dove dormire nel mondo” oggi si allunga.
Dopo capanne sul fiume, case sull’albero, tende sulla spiaggia... ecco che arriva inaspettato un ex bordello messicano.
Già così potrebbe bastare per definire quantomeno particolare questa esperienza. Se ci aggiungiamo poi che abbiamo scoperto la storia misteriosa e affascinante che c’è dietro, ecco che quelle nottate si sono trasformate in un’altra bella storia da raccontare.

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La storia è ambientata a San Miguel de Allende, un piccolo paesino messicano dove la vita scorre lenta e tranquilla.
Una chiesa, una piazza, qualche bottega, un mercato... il classico luogo dove ci si conosce tutti e non succede nulla di entusiasmante. Di certo nessuno, arrivando a San Miguel, si sarebbe aspettato di trovare, a pochi passi da quel centro elegante, un luogo di perdizione avvolto dal mistero.



Sono gli anni ‘40 e “La casa de la Turca” è il luogo di ritrovo per chi è alla ricerca di buon cibo e belle donne. A gestire tutto lei, Gloria Leon, una donna dai modi eleganti, soprannominata da tutti “la Turca” per quel suo aspetto un po’ esotico da straniera.
Bella, carismatica, sicuramente con una buona istruzione e delle ottime doti da cuoca, la Turca attirava così i clienti facoltosi. Prima li convinceva con il buon cibo, poi ci pensavano le “sue” ragazze a fare il resto. Donne più o meno giovani che arrivavano qui dai villaggi vicini, ignare del business che si consumava tra queste mura. La Turca rubava loro le scarpe, per evitare che scappassero. Insegnava loro a intrattenere i clienti, a bere finti drink, a ballare, prima di cedere alle avance.



Arrivarono però tempi duri per la Casa De La Turca. Il governo messicano decise di relegare la prostituzione solo ad alcune aree della città e questo bordello fu costretto a chiudere. La Turca aprì un ristorante in centro a San Miguel, ma si dice che dietro la facciata della buona cucina nascondesse ancora quel business che tanto le aveva portato successo. Pochi anni e la Turca sparì, di lei non si seppe più nulla. Alcuni dicono di aver sentito la sua presenza aggirarsi tra le mura di quella casa che prima era un bordello ma che ora è un’elegante guesthouse.



Dobbiamo ammetterlo, dormire in quelle stanze ci ha fatto un certo effetto.
Ci siamo immaginati cosa deve essere stato: le donne che ballavano, la musica, il profumo di cibo, le risate ostentate, l’odore di fumo, il vociare.
E ci è sembrato di vedere lei, la Turca, seduta ad un tavolo ad osservare la scena, in disparte ma con un carisma che attrae l’attenzione.
Sulle pareti oggi sono appese le foto di alcune delle donne che hanno lavorato in questo ex bordello. Sono tutte molto giovani e hanno quella posa austera tipica delle foto in bianco e nero del passato. Nessuna sorride. I nomi non ci sono perchè alcune di loro sono ancora in vita e abitano vicino a “La Casa De la Turca”, il bordello in cui allora lavoravano.
Proprio una di loro, ormai novantenne, è tornata qui qualche anno fa a rivedere quel posto. E con l’emozione evidente ha raccontato quello che ha vissuto tra quelle mura, ha parlato della Turca e del tesoro, sì un tesoro, che sarebbe nascosto nel giardino.
Sotto le aiuole si troverebbe, infatti, il baule dove la Turca riponeva tutti i soldi guadagnati nella sua “Casa De La Turca”.
Bordello, fantasmi, tesori nascosti... non sarà semplice trovare un posto più particolare di questo dove dormire!
Angela e Paolo
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