Lecco, elezioni: il centrodestra converge su Antonio Rocca proposto dalla Lega ma non mancano richiami 'nostalgici' per Bodega

Antonio Rocca
Rocca, classe 1966, commercialista con studio in piazza Affari, sembra abbia dato una generica disponibilità riservandosi di confrontarsi con tutte le componenti dello schieramento per redigere un programma condiviso.
Per la Lega, a parte il solito Peppino Ciresa, è l’ultima possibilità per presentare a Matteo Salvini, in visita preelettorale il 27 febbraio, un nome nuovo.
L’elenco dei possibili candidati si era esaurito con il no fermo di Daniele Nava, peraltro esponente non leghista ma gradito al carroccio per la sua indubbia popolarità ed esperienza maturata alla guida della Provincia di Lecco e poi in Regione come sottosegretario con delega agli enti locali. La carriera di Nava era iniziata a 22 anni nel Movimento sociale italiano, poi trasformato in Alleanza Nazionale, e da lì, assieme all’amico e sodale Mauro Piazza, già animatore a metà degli anni novanta di uno dei primissimi club Azzurri, nel Popolo delle Libertà, poi nel Nuovo centrodestra e infine, con un’ultima virata ancora dalla sua postazione regionale, in Forza Italia.
Resta l’indubbia debolezza della Lega che pur continuando a godere di vasti consensi popolari non esprime una vera e propria classe dirigente.
Dopo l’ex ministro Roberto Castelli, peraltro già sconfitto nel 2010 al primo turno da Virginio Brivio, a dirigere il movimento ci sono la sen. Antonella Faggi, il sen. Paolo Arrigoni, l’ex consigliere regionale Giulio De Capitani, Flavio Nogara ex segretario provinciale poi approdato nel CdA delle Ferrovie dello Stato e l’attuale consigliere regionale Antonello Formenti. Tutti già impegnati, nessuno disposto a correre il rischio di finire sconfitto dal centrosinistra. Resta in campo Cinzia Bettega ma con possibilità assai scarse di ottenere l’investitura.
Abboccamenti ci sono stati anche nei confronti di Lorenzo Bodega, già sindaco di Lecco ed ex parlamentare, uscito poi in polemica dal partito. Ma se Bodega poteva essere gradito all’ala di Forza Italia, certamente non lo è per la Lega che quando entra in rotta di collisione non recede neppure di fronte a convenienze elettorali. E non è detto che ciò sia un bene.
Mauro Gattinoni si è presentato ottenendo anche il sostegno di Italia Viva, grazie al lavoro di Antonio Rusconi che con coerenza aveva detto sin dall’inizio di voler sostenere l’ex direttore dell’Api.
Resta alla porta Corrado Valsecchi, indeciso se correre ancora con una lista civica, tentare un approccio con il Movimento 5 Stelle – ipotesi però di poco spessore – oppure, alla fine negoziare con Gattinoni ruoli per sé e per i suoi stretti collaboratori.
Luisa Biella