Lecco: l'Elogio del diritto del filosofo Massimo Cacciari riempie Spazio Teatro Invito
Platea affollata e attenta, mercoledì al Teatro Invito di via Foscolo, per l’incontro con Massimo Cacciari, filosofo ma anche politico, già sindaco di Venezia per due mandati.
Cacciari non si è detto d’accordo ricordando come ancora prima della nascita della filosofia ci si arrovellasse sul tema della corrispondenza tra leggi e giustizia. E’ partito dalla Teogonia di Esiodo e dalla nascita dei dei. Da Zeus che ha preso il potere; da Dike, sua figlia e “ministro della giustizia” ma anche figlia di Themis che significa «cio che è posto», vale a dire – per dirla da profani – i valori universali, risalenti a prima di Zeus e che anche Zeus deve riconoscere perché la sua potenza non sia prepotenza. E allora Dike che applica le leggi di Zeus ma indica nel contempo i valori di Themis.
Temi, come si vede, quanto mai attuali che avrebbero potuto anche portare a esempi sulla situazione politica di oggi. Cacciari li ha opportunamente tralasciati, mantenendosi sul terreno puramente filosofico, sul pensiero alto. Evitando che l’incontro potesse prendere un’altra china, scivolando su polemiche e miserie dei nostri giorni.
Tema dell’appuntamento, promosso dalla libreria “Parole nel tempo” di San Giovanni, la presentazione del libro “Elogio del diritto” scritto dallo stesso Cacciari con il giurista Natalino Irti ed edito dalla “Nave di Teseo”. Le riflessioni dei due autori partono da uno saggio (“Elogio del diritto”, appunto) pubblicato settant’anni fa dal filologo tedesco Werner Jaeger, saggio che fu tradotto in italiano nel 1948 da Edoardo Ruffini, uno dei soli dodici accademici che nel 1931 rifiutarono il giuramento al Fascismo, come ha ricordato il professor Franco Minonzio (della libreria “Parole nel tempo”) introducendo Cacciari del quale ha sottolineato il pregio della franchezza che ne testimonia la libertà intellettuale.
Franco Minonzio e Massimo Cacciari
Cacciari non si è detto d’accordo ricordando come ancora prima della nascita della filosofia ci si arrovellasse sul tema della corrispondenza tra leggi e giustizia. E’ partito dalla Teogonia di Esiodo e dalla nascita dei dei. Da Zeus che ha preso il potere; da Dike, sua figlia e “ministro della giustizia” ma anche figlia di Themis che significa «cio che è posto», vale a dire – per dirla da profani – i valori universali, risalenti a prima di Zeus e che anche Zeus deve riconoscere perché la sua potenza non sia prepotenza. E allora Dike che applica le leggi di Zeus ma indica nel contempo i valori di Themis.
Temi, come si vede, quanto mai attuali che avrebbero potuto anche portare a esempi sulla situazione politica di oggi. Cacciari li ha opportunamente tralasciati, mantenendosi sul terreno puramente filosofico, sul pensiero alto. Evitando che l’incontro potesse prendere un’altra china, scivolando su polemiche e miserie dei nostri giorni.
D.C.