In viaggio a tempo indeterminato/104: falsi miti sulle Hawaii

Le Hawaii, paradiso terrestre e luogo da sogno.
Tutto verissimo ma qualche lato nascosto ce l’hanno anche loro.
Oggi vogliamo smascherare tutti i falsi miti sulle Hawaii ed in particolare su Oahu, l’isola su cui siamo stati per 3 settimane, quella famosa per Honolulu.
Perché non è tutto rose e fiori, o sarebbe meglio dire ibisco e frangipani che con le Hawaii c’entrano di più!

1. “Quando scendete dall’aereo vi mettono la ghirlanda di fiori al collo! L’ho visto nei film!” Ci dice una nostra amica quando le diciamo che andremo alle Hawaii. Beh, purtroppo non è vero, o almeno non lo è stato per noi. Nessuna ragazza in gonnellino di paglia che ti mette la ghirlanda al collo e ti saluta danzando. Noi ad accoglierci abbiamo trovato “solo” un pick-up pieno di pane raffermo per le galline. Beh, decisamente più utile della ghirlanda di fiori perché ci ha portato a destinazione senza dover prendere un autobus, anche se forse molto meno romantico!
2. Costano tantissimo! Nell’immaginario di molti le Hawaii sono una meta costosissima e irraggiungibile per i comuni mortali. Dobbiamo ammettere che anche noi la pensavamo così prima di venirci... invece! Lavorando in una fattoria in cambio di vitto e alloggio e usando altri “trucchetti” appresi in questi mesi in viaggio, siamo riusciti a stare ampiamente sotto il budget.
Ecco come:

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3. Anche se sono dei piccoli puntini di terra nel bel mezzo dell’oceano, le Hawaii fanno parte a tutti gli effetti degli Stati Uniti d’America e quindi non sono immuni dalle cosiddette “americanate”. Con questo termine intendiamo tutti quegli usi e costumi che abbiamo imparato a conoscere guardando i film e le serie tv americane. Tra le americanate in cui ci siamo imbattuti alle Hawaii ci sono sicuramente le macchine enormi, con delle ruote alte quanto una persona e musica a palla che fa tremare le strade. Solitamente questi bolidi vengono usati per raggiungere gli innumerevoli fast food, consumare il pasto takeaway su quei sedili altissimi e poi ri-sfrecciare verso le spiagge. E per rimanere in tema cibo, l’abbondanza è la parola chiave. Siamo stati invitati a un barbecue e la foto sotto è quella del cibo... eravamo in 10 persone ma di carne ne hanno cotta per 100 o forse più!



4. L’ukulele, lo strumento melodioso che tutti associamo alle Hawaii, non è hawaiano. Quando l’abbiamo scoperto è stato uno shock anche per noi, ma a quanto pare è stato inventato da immigrati portoghesi trasferitisi sulle isole. La parola ukulele però è hawaiana e significa “pulce saltellante” per indicare la velocità con cui in genere viene suonato questo strumento.
5. Alle Hawaii non ci sono solo ville e resort. Basta allontanarsi dalla città di Honolulu per scoprire uno scenario decisamente diverso e lontano anni luce dall’immagine di isola da sogno. Sono moltissime le persone senzatetto che vivono sulle spiagge hawaiane. Decine e decine di tende sistemate tra la strada e la sabbia. A volte interi villaggi con un “sindaco” a far rispettare regole di convivenza. Sono circa 4500 i senzatetto che vivono sull’isola di Oahu. Un numero molto alto se si calcola quanto piccola sia questa isola.

Luci e ombre anche su questa isola che nonostante tutto rimane davvero un paradiso. Dovevamo però trovare dei lati “negativi” per consolarci ora che siamo lontani da tutte quelle spiagge bianchissime, dal mare caldo, dalle palme da cocco, dal profumo di fiori... Ok, meglio che smettiamo di pensarci ora che siamo nella Mainland, come chiamano alle Hawaii gli USA, e mentre scriviamo ci sono 3 gradi e quel sole ci sembra solo un lontano ricordo.



Le Hawaii per noi rimarranno sempre uno di quei posti che mai e poi mai ci saremmo aspettati di riuscire a visitare nel nostro lungo viaggio e invece... invece, si sono trasformate in un sogno divenuto realtà.
Angela e Paolo
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