Lecco perduta/193: la strenna natalizia dei commercianti

Oreste Rota, veterano dei commercianti
Il Natale lecchese di ormai mezzo secolo fa veniva vivacizzato dalla “strenna del commercio”, organizzata dall’Unione Commercianti Lecchesi e dall’Associazione Alberghi e Pubblici Esercizi. Era un’iniziativa che partiva a metà novembre e si concludeva, per quanto riguarda la consegna dei biglietti tagliando, con la festa dell’Epifania. A metà gennaio, solitamente, nel salone dell’Hotel Croce di Malta o al Don Rodrigo, poi Cinema Mignon di viale della Costituzione, avveniva l’estrazione per i premi collegati alla strenna.
Questo il meccanismo: ogni consumatore, presentandosi presso i negozi che esponevano il marchio della strenna, riceveva un tagliando-portafortuna per ogni mille lire spese. Il logo del concorso era un singolare Babbo Natale dovuto alla vulcanica fantasia di Angelo Gattinoni, detto anche Angelo Gatt o Baldo, con negozio nella centralissima via Roma.
L’Unione Commercianti vedeva allora come presidente Franco Marforio, ma vi era un apposito comitato organizzatore della strenna presieduto da Luigi Stucchi, con negozio in viale Dante, che in quegli anni viveva un periodo di popolarità perché aveva portato i primi apparecchi della nascente RAI TV in esercizi pubblici, circoli e famiglie del lecchese, con la competenza del tecnico Alfonso, noto anche per i collegamenti microfonici in occasione del Giugno Lecchese o di competizioni sportive. Era attivo nel comitato il veterano dei commercianti Oreste Rota, nel tempo libero musicista e pittore, con negozio di telerie nella centralissima via Cavour. Rota è da ricordare anche per aver vinto il concorso “Vetrine in maglia rosa”, quando arrivò a Lecco una tappa del Giro d’Italia 1984, conclusosi all’Arena di Verona con la vittoria di Francesco Moser.
Sono tutti ricordi conservati da un esercente che, giovanissimo allora, debuttava nel periodo della strenna nell’attività di famiglia e che commenta, a proposito: “Meno scena, ma maggiori risultati concreti”. La strenna del commercio conquistò, infatti, i consumatori, allargandosi dalla città ai Comuni del comprensorio, che facevano riferimento all’Unione Commercianti, allora nella sede di via Cairoli, con il direttore Giordano Cerveglieri. Vi erano premi di rilievo, come una Fiat 124, un’altra Fiat 850, viaggi a Palma di Maiorca e poi ancora moto Guzzi, frigoriferi, cucine a gas, lucidatrici, macchine da scrivere. Il premio maggiore, un anno, venne vinto da un milanese che, diretto per le vacanze a Bormio, aveva sostato in un negozio di calzature d Mandello Lario; la seconda vettura andò ad una signora del quartiere lecchese Maggianico, residente in via Poncione. La premiazione avveniva con sorteggio dei tagliandi, affidato alle commesse di negozi aderenti all’Unione Commercianti. Un anno presenziò anche il presidente della Commercianti di Como, Felice Bernasconi, che sarà consigliere regionale di Lombardia, eletto per quattro volte, nonché sindaco di Como negli anni ’90 e vice presidente nazionale della Confcommercio. Bernasconi ha ricevuto nel 2006 la massima onorificenza del Comune di Como, con l’Abbondino d’oro. Si complimentò con i colleghi lecchesi per l’iniziativa della strenna di Natale.
La strenna è stata anche base di partenza per il concorso “Commessa ideale”, con tagliandi voto. Vinse Luisa Vernocchi, della profumeria Alderighi di via Roma, davanti a Luisa Vertuani, del Buffet Stazione, Giovanna Canziani, del Panificio Munari di Pescarenico, Marisa Burini della Tintoria Mariuccia di Rancio, ed Anna Maria Mazzoleni del negozio Vestes di via Cavour.
A.B.
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