In viaggio a tempo indeterminato/103: ''Aloha'', il respiro della vita

"ALOHA", "che il respiro della vita sia con te". È questo il significato della parola ALOHA. Molto più di un semplice saluto, una vera e propria dichiarazione d'amore senza chiedere nulla in cambio. E alle Hawaii la si sente ripetere spessissimo.
"Aloha" si salutano i surfisti che si incontrano sulla spiaggia.
Aloha si dicono due amiche al supermercato.
Aloha si sente urlare dai finestrini di macchine enormi.
Gli hawaiani, quando la pronunciano, lo fanno consapevoli del reale significato di queste 5 lettere. È come se dicessero "riconosco la presenza della vita in te e la onoro". Non è stupendo? È po' la stessa cosa che fanno gli indiani quando dicono Namaste.
Piccole parole che però nascondono un augurio sincero e un senso molto profondo che prima di arrivare alle Hawaii non conoscevamo. Pensavamo che aloha fosse solo un saluto simpatico tra surfisti abbronzati, in genere accompagnato dallo shaka, il gesto fatto tenendo la mano con solo pollice e mignolo aperti (come a mimare la cornetta del telefono). Quelli che si vedono fare nei film americani ambientati sulle spiagge e che sinceramente abbiamo sempre pensato fosse un po' "tamarro" (passateci il termine!).



L'aloha invece, alle Hawaii, è molto più di una parola, è una vera e propria filosofia di vita. Lo spirito dell'aloha guida fin da tempi antichissimi la vita delle persone su queste piccole isole disperse in mezzo all'oceano. Significa rendersi conto di essere una parte del tutto e condividere ogni cosa nel bene e nel male. Non solo tra persone ma anche nei confronti della natura che viene riconosciuta come "dotata del respiro della vita" e per questo deve essere rispettata e accudita. Una sorta di codice etico che in passato veniva insegnato ai bambini perché nella loro vita fossero guidati al rispetto di ciò che li circonda.
"Io sono parte della natura e la natura è parte di me." E dopo aver passato 3 settimane sull'isola di Oahu, abbiamo capito anche noi l'importanza dello spirito dell'aloha. Ci è bastato sederci su una spiaggia, guardare il mare e il cielo per renderci conto di quanto sia viva la natura alle Hawaii, sembra parlarti.



E che la natura parli lo sa bene anche la signora Raychel, la burbera dal cuore tenero che ci ha ospitato nella sua fattoria facendoci lavorare parecchio ma riempiendoci di cibo quasi fosse ogni giorno Natale!
"How are you guys?", la sentiamo urlare ogni mattina alle anatre e alle galline mentre cammina con un bastone in una mano e un bicchierone di caffè nell'altra. Accertatasi che tutte stiano bene e siano state sfamate a dovere (sì, le piace riempire tutti di cibo!) inizia la sua camminata tra le piante.
Saluta il banano e lo invita a sbrigarsi a far maturare le banane così possiamo assaggiarle prima della partenza.
Poi va dalla pianta del dragon fruit, quel frutto violaceo fuori e bianco a puntini neri dentro che sa di kiwi, e mentre ne stacca due dice: "Grazie! Anche quest'anno me ne hai dati di frutti".
E mentre fa tutto questo ogni tanto accarezza Linda, la maiala della fattoria che ormai è una vera star da queste parti. 7 mesi ed è già enorme... Sempre grazie al vizio della signora Raychel di sfamare tutti quelli che abbiano anche solo l'idea di entrare in questa fattoria.
Ecco Paolo in un selfie con la piccola Linda che in quanto VIP concede poche foto!



Delle Hawaii ricorderemo sicuramente i paesaggi da cartolina, il mare da sogno e il profumo dei fiori di frangipane. Ma sarà lo "spirito dell'aloha" che abbiamo vissuto che ci farà risentire quel calore e quell'amore ogni volta che ripenseremo a questi puntini sulla mappa del mondo.
Quindi che l'aloha arrivi a tutti voi che ci leggete ogni settimana.
Angela e Paolo
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