In viaggio a tempo indeterminato/102: sull'isola di Lost

“Nulla accade per caso” diceva John Locke in Lost.
Lost, quel telefilm che racconta le storie di alcuni sopravvissuti ad un incidente aereo, che finiscono su un’isola dove succedono cose bizzarre.
Ecco, su quell’isola ci siamo finiti anche noi. L’intera serie è, infatti, stata girata proprio qui a Oahu. Ed è facile capire perché...
Montagne che sembrano fatte di cartapesta, vallate infinite, mare azzurro cristallino, spiagge bianchissime, palme da cocco. E poi c’è un’atmosfera difficile da descrivere, a metà tra il misterioso e l’affascinante. Insomma questa sembra davvero essere il ritratto della perfetta “isola deserta” che tutti immaginiamo. Ma c’è anche qualcosa in più. Perché su questo pezzettino di terra disperso nel bel mezzo dell’oceano, abbiamo visto cose che non dimenticheremo mai.

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Paolo, fin da quando l’ho incontrato più di undici anni fa, è sempre stato un fan accanito di Lost. Sapeva molte battute a memoria e ogni settimana aspettava con ansia le nuove puntate. Poi il finale alla “muoiono tutti” diciamo che ha spento l’entusiasmo e la Lost mania è stata messa da parte per parecchi anni.
Ma arrivare qui, proprio su questa isola, per lui è stato un po’ come riaprire un cassetto della memoria. E sono cominciate le citazioni.
“Ho guardato negli occhi quest’isola e quello che ho visto è bellissimo!”, mi urla mentre nuota nell’acqua con accanto due tartarughe che dopo aver sentito la frase sono sparite, probabilmente per trasferirsi alle Fiji. Oppure “Altri, altri, altri” quando dopo ore da soli su una spiaggia immensa compare all’orizzonte qualcuno armato di sdraio e ombrellone. E poi: “L'isola ci ha portati qui. Non è un luogo normale”. Quando dopo aver pedalato per ore, ci troviamo immersi in una vallata enorme e completamente disabitata.



Ma lasciando da parte Paolo e le sue citazioni, questa isola sembra davvero un luogo misterioso. No, il fumo nero che tormenta i personaggi di Lost, per fortuna non l’abbiamo visto. Ma ci siamo ritrovati immersi in certi paesaggi così affascinanti da sembrare usciti da un film. Iniziamo con il dire che su questa isola tutto sembra immenso.
Non parlo tanto delle macchine con le ruote più alte di me o delle confezioni di gelato da 10 litri che vendono al supermercato. Mi riferisco al cielo. Il cielo delle Hawaii sembra infinito, enorme. Una distesa di blu che così grande non mi sembra di averlo mai visto. E tutte le sere, poi, anche se ci sono le nuvole, appena il sole scende, si colora di arancione, rosso, rosa... L’effetto è così strano che ogni volta mi sembra di guardare una cartolina più che la realtà.



Altra cosa assurda sono le montagne. Non c’entrano nulla con quelle che ero abituata a vedere a Lecco. Le montagne delle Hawaii sono appuntite ma con profili sinuosi e sono di un verde brillante. È difficile descriverle a parole perché sono così diverse da tutti i monti che ho visto finora.
Sembrano invalicabili, non tanto per l’altezza perché in realtà sono piuttosto basse, quanto per l’imponenza e per quell’aura di mistero che le circonda. Quella che ti fa pensare “lì in mezzo è meglio non addentrarsi...” ma non sai bene perché.



“Questa isola è diversa. E’ speciale” dicevano in Lost, ed è proprio così. Un luogo unico al mondo, forse il più affascinante e misterioso tra quelli che abbiamo visto finora... o forse abbiamo solo rivisto troppe puntate di Lost!
Le nostre avventure continuano ogni settimana su LeccoOnline e ogni giorno sulle pagine Facebook e Instagram “Beyond The Trip”.
Angela (e Paolo)
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