Lecco perduta/191: le Forze Armate in festa alla ''Sirtori''

Sono sempre meno i lecchesi che possono ricordare di aver visto la Caserma “Sirtori” di Via Leonardo da Vinci aperta, con i fanti della Divisione “Legnano”, poi chiusa nel 1973/74. C’era alle spalle una storia secolare, iniziata nel 1867, quando la caserma venne ultimata nell’allora vecchia contrada del Lazzaretto, che divenne Via Amilcare Ponchielli; l’unificazione del 1928 anche del Comune di Maggianico tolse a Lecco la Via Ponchielli, lasciata nell’ex Comune dove c’era la villa del grande musicista. La Caserma “Sirtori” visse gli anni più importanti alla vigilia della Prima Guerra Mondiale e nello stesso periodo bellico 1915/18, come retrovia del fronte alpino dello Stelvio.
Chiusa dagli eventi della primavera 1945, la “Sirtori” venne riaperta nell’autunno 1947 da un plotone della “Legnano”, giunto dal comando di Bergamo, con il giovane sottufficiale Carmelo Altadonna. In un’intervista della primavera 1995 l’allora cav. Carmelo Altadonna, classe 1921, nativo della provincia di Messina, ricordò tutta la sua attività alla “Sirtori” dal 1947 al 1974, sempre con i militari della “Legnano”, ad iniziare dalla Compagnia Mortai del 68° Reggimento. “La Compagnia – dichiarò Altadonna – venne poi meccanizzata con i carri armati. Il campo di manovra era al cimitero, mai utilizzato per defunti, al Gaggio di Malgrate. La forza massima della caserma ha oscillato dai 150 ai 180 giovani. E’ stata lasciata dalla “Legnano” nel 1974 ed il reparto concentrato presso la “IV Novembre” di Monza”.


Le famiglie di ufficiali e sottufficiali della “Legnano” riunite presso la Caserma “Sirtori” per la giornata delle Forze Armate 1968

I lecchesi di una certa età possono ricordare la giornata delle Forze Armate, la visita “porte aperte” della caserma, il 4 Novembre e anche nell’eventuale ponte della Domenica successiva. Era una giornata organizzata dal maresciallo Altadonna, con la collaborazione di altri sottufficiali presenti a Lecco: Corridoni, Spagnolo, Rizzi, Agostinello, Sperlinga, Cirillo, Maruca. Lasciata dalla “Legnano” nel 1974, la “Sirtori” visse le sue ultime giornate in divisa nel 1977. Era già abbandonata e malmessa in qualche locale quando ospitò la 2^ Compagnia Genio Ferrovieri Pontieri, agli ordini del colonnello Franco Sciascia. I pontieri erano stati chiamati a Lecco per costruire il viadotto alle Fornasette di Olginate, con il quale è stato ristabilito il collegamento sulla linea ferroviaria Milano/Lecco, distrutta da una frana durante l’alluvione del Novembre 1976.
La giornata delle Forze Armate era un momento di incontro familiare e cordiale della cittadinanza, che visitava la caserma, accompagnata dai militari di leva, mentre si riunivano anche le famiglie degli ufficiali e dei sottufficiali impegnati con la “Legnano”. I militari del Genio Ferrovieri Pontieri sono stati gli ultimi delle varie Armi che la “Sirtori”, nella sua storia più che centenaria, ha ospitato, non dimenticando le Penne Nere degli Alpini del Battaglione “Morbegno” nella prima metà del Novecento. Per la “Sirtori” nella primavera 1977 vi furono gli ultimi squilli di tromba, all’alba e al tramonto, prima di un lungo malinconico silenzio che ha visto la demolizione dell’ala lunga sul fianco di Via Nullo, verso la Canottieri Lecco. Ora la caserma, come noto, ospita uffici amministrativi decentrati della Questura di Corso Promessi Sposi e ricorda con una lapide sul muro perimetrale del vecchio cortile maggiore la battaglia di Montelungo del Dicembre 1943, quando i fanti della “Legnano” mossero all’attacco di munite linee difensive tedesche sul fronte dell’abbazia di Montecassino, primo reparto del rinato Esercito Italiano nella lotta di Liberazione.
A.B.
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